Duplice omicidio a Racalmuto (Ag), il figlio confessa: sequestrata una mannaia
Avrebbe ucciso i propri genitori con un’arma da taglio. Forse una mannaia, trovata vicino ai cadaveri e ora sotto sequestro. Per questo motivo Salvatore Sedita è stato sottoposto a fermo di indiziato. Il 34enne è stato condotto in carcere al termine di un lungo interrogatorio condotto dai carabinieri.
In effetti, i militari avevano subito sospettato del figlio dei coniugi per il duplice omicidio che si è consumato a Racalmuto, in provincia di Agrigento (qui i dettagli).
Sedita avrebbe confessato di aver ucciso i genitori dopo ore di interrogatorio in cui si è contraddetto varie volte, oltre ad aver pronunciato frasi sconclusionate e senza senso che hanno richiesto l’intervento di uno psichiatra.
I vestiti di Sedita, sporchi di sangue, sono stati ritrovati gettati alla rinfusa nella sua camera. Pare che tracce di sangue siano state trovate anche in bagno, probabilmente perché l’omicida avrebbe deciso di lavarsi dopo l’assassinio.
Non si sa quando sarebbe stato consumato l’omicidio, ma come movente si tratterebbe del risultato di una lite. Intorno a mezzanotte il pm si è recato nell’appartamento per esaminare nuovamente la scena del crimine.
Stamattina gli specialisti del Ris si sono occupati dei rilievi. L’indagato è stato posto in stato di fermo dai carabinieri e accompagnato in carcere ad Agrigento.