D’Urso risponde a Calderone: “Non sono un dipendente regionale e ho diritto di critica”

“Mi stupisce che un fine giurista come l’onorevole avvocato Calderone non sappia che non sono un dipendente regionale, che la Costituzione tutela il diritto di critica e la libertà di pensiero”. Sono le parole Tuccio D’Urso che risponde a Tommaso Calderone.

Il capogruppo di Forza Italia all’Ars aveva infatti annunciato una mozione per revocare con effetto immediato l’incarico di coordinatore della struttura tecnica e soggetto attuatore dell’emergenza Covid.

“I fatti sono assolutamente noti: siamo stati accusati dal Governo nazionale di non avere dirigenti in grado di attuare i progetti dei fondi comunitari e del PNRR – prosegue D’Urso -; ciò è dovuto  a 2 voti del Parlamento regionale che hanno negato ai migliori dirigenti in servizio di continuare la carriera per altri 3 anni”.

“Le due votazioni sono state funestate da gravissime irregolarità. Nella prima sono mancati 6 voti per esplicita dichiarazione dei votanti, nella seconda vi sono stati due voti falsi cioè espressi da deputati che hanno dichiarato di non essere presenti in aula. Non so a questo punto chi manchi di rispetto al Parlamento regionale”, ha concluso.

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