É morto Emanuele Macaluso: addio allo storico dirigente del Partito Comunista
Emanuele Macaluso (giornalista, politico, scrittore e sindacalista) è morto stanotte a Roma all’Ospedale Gemelli: aveva 96 anni. Era ricoverato per problemi cardiaci aggravati dai postumi di una caduta. Il Senato – prima delle comunicazioni sulla crisi di governo – ha ha osservato un minuto di silenzio in sua memoria tributandogli un lungo e partecipato applauso.
Nato a Caltanissetta il 21 marzo 1924, iniziò il proprio percorso iscrivendosi giovanissimo e clandestinamente (era il 1941) al Partito Comunista italiano e come giornalista di denuncia durante la guerra (con L’Unità – di cui poi divenne direttore negli anni ’80). Dal 1947 al 1956 fu anche sindacalista di rilievo, in quanto segretario regionale della Cgil.
Negli anni ’50 inizia però la sua “scalata” politica, diventando un punto di riferimento del Partito Comunista (e della corrente che lui stesso definiva “migliorista”): fu segretario regionale di partito e tre volte deputato regionale prima della chiamata nel comitato centrale. Nel 1963 lasciò i propri incarichi regionali per diventare per la prima volta deputato nazionale ed entrare nella segreteria di partito, iniziando una lunga carriera come politico nazionale di riferimento per il partito. Fu parlamentare nazionale in sette legislature (dal 1976 al 1992 come senatore) e ultimo direttore de Il Riformista dal 2011 al 2012. Quando il Pci si sciolse, aderì al Pds.
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