Emendamento bocciato, beffa per 837 assistenti giudiziari. Bartolozzi: “Non finisce qui”
E’ stato bocciato in Parlamento l’emendamento al Dl Milleproroghe che avrebbe permesso l’immissione immediata di 837 nuove unità negli uffici giudiziari, una misura che non avrebbe apportato oneri aggiuntivi considerato che sono interamente autorizzate e finanziate a partire dall’anno 2019. Il governo invece ha approvato la sola proroga della validità della graduatoria fino a giugno 2021.
Una bocciatura che secondo il Gsgiag (Gruppo Scorrimento Graduatoria Idonei Assistenti Giudiziari) non ha una valida giustificazione. Cinzia Rubino capogruppo del GSGIAG che aveva predisposto l’emendamento poi presentato da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Liberi e Uguali, è fortemente critica con il Governo nazionale e prova a riassumere la complessa situazione. “Il Governo – dice – proroga la vigenza della graduatoria degli idonei assistenti giudiziari perché il piano ministeriale risponde efficacemente alle carenze di organico ma la Ragioneria generale non è d’accordo con assunzioni in soprannumero; il giorno dopo, nel corso del dibattito, scopriamo che vi è necessità di smaltire gli arretrati presso le Procure e si aumentano le unità di personale da assumere con contratto a tempo determinato, in soprannumero, con sola selezione presso i centri per l’impiego, per profili che non possono essere impiegati in udienza e tramite utilizzo di fondi che potrebbero essere spesi in altra maniera”.
Il deputato di Forza Italia Giusi Bartolozzi, magistrato in aspettativa e membro della commissione Giustizia della Camera, ha annunciato la presentazione di un Ordine del Giorno che costringa il Governo ad assumere un preciso impegno circa la loro assunzione e presenterà una risoluzione in commissione. “Quella degli idonei assistenti giudiziari è una più che legittima rivendicazione, non accolta per mera inadeguatezza della politica, che comunica per spot ed ignora le reali esigenze del Paese o non è in grado di offrire risposte immediate. L’emendamento, volto alla assunzione immediata degli 837 idonei che attendono da 4 anni, condiviso da tutti i partiti, era fondato nel merito e come tale doveva essere accolto. Invece va registrata la totale assenza di attenzione ad un tema così delicato. Sappiamo di essere nel giusto e sappiamo di aver trovato una soluzione che accontenta tutti, in primis il Paese. La giustizia ha bisogno di correre”.