Ex Province, l’Ars approva il disegno di legge di rinvio: si andrà al voto in autunno
Tutto secondo copione. L’Ars ha approvato il rinvio delle elezioni nelle ex Province: 31 i voti a favore del disegno di legge, zero contrari e 2 astenuti.
I deputati del M5s non hanno votato, come preannunciato dalle parlamentari Gianina Ciancio ed Elena Pagana, intervenute durante la seduta, criticando “l’ennesimo rinvio”.
Il voto, inizialmente in programma per il prossimo 19 aprile, è previsto tra il 15 settembre e il 15 ottobre, intanto saranno prorogati gli incarichi dei commissari. Il Pd ha ottenuto un emendamento per “insediare entro aprile le Assemblee dei sindaci dei Liberi Consorzi e delle città Metropolitane, per garantire collegialità e partecipazione, migliorando l’attività delle ex province già prima delle elezioni di secondo livello”.
In aula c’è stato dibattito anche su quello che per il Governo era un emendamento aggiuntivo di tipo tecnico, suggerito dalla Ragioneria generale della Regione, per consentire variazioni di poste di bilancio da un capitolo a un altro all’interno della dotazione dell’assessorato al Territorio, necessari per sbloccare fondi per finanziare interventi in vista della prossima campagna antincendio; per la Presidenza dell’Ars, consultati gli uffici di Palazzo dei Normanni, si trattava invece di un emendamento pleonastico.
L’emendamento, che va al vaglio della commissione Bilancio, sarà trasformato in un apposito disegno di legge e dovrebbe arrivare in aula mercoledì prossimo.