Faraone (Pd): “Il partito si apra al confronto con i cittadini”
Il senatore Davide Faraone ha presentato alla stampa, presso il caffè Teatro Massimo di Palermo, la propria candidatura alla segreteria del Pd in Sicilia, delineando le linee guida del suo programma ma anche rispondendo alla questione legata ai possibili nuovi ingressi nel partito e la presenza di Micciché alla Leopolda sicula.
Faraone sottolinea: “Non abbiamo governato bene in Sicilia. Dobbiamo dire ‘ho sbagliato’. E costruire un partito che recuperi una centralità. Io credo in questa comunità e lo sto facendo mettendoci la faccia e avendo tutto da perdere. Ma perché quando Micciché viene invitato alle Feste dell’Unità o il presidente Fico partecipa ai dibattiti, o qualsiasi altro presidente della Camera o del Senato, non ci sono polemiche ma ci sono polemiche solo quando invito io? C
Poi ribadisce la propria linea improntata all’apertura: “Vogliamo costruire un contenitore il più aperto possibile. Questo è un elemento di diversità enorme dentro il Pd. L’elettorato non segue più percorsi tradizionali. Bisogna rivolgersi, al di là degli apparati, direttamente ai cittadini. Il Pd invece oggi é chiuso; il partito è stato poco attento all’innovazione. Ci sono nei circoli tizi che hanno quattro tessere e non fanno avvicinare più nessuno perché devono mantenere una tutela a vita nel partito. Noi dobbiamo scardinare queste logiche, aprendo e non chiudendoci. Meglio confrontarsi e chi ha più voti vince. Vogliamo costruire un fronte aperto. Congressi locali separati? Mi auguro che non ci si arrivi, tenterò di stemperare”.