Femminicidio di Mussomeli, il padre dell’omicida: “Perplessi da quella relazione d’amore”
La Procura della Repubblica di Caltanissetta ha deciso di far effettuare gli esami autoptici sui corpi di Michele Noto, Rosalia Mifsud e Monica Di Liberto: le due donne sono state assassinate a Mussomeli tre giorni fa da Michele Noto che poi si è tolto la vita. Alla base della tragedia ci sarebbe una relazione d’amore finita male tra il giovane e Rosalia Mifsud, donna più grande di vent’anni.
In seguito al dramma che ha colpito il paese di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, la Pro Loco ha deciso insieme all’amministrazione comunale di annullare le manifestazioni per il carnevale in segno di lutto.
Intanto si indaga per cercare di ricostruire le fasi precedenti al duplice femminicidio. Sembra che in precedenza, durante la relazione tra i due che si è protratta per circa un anno, non ci siano mai stati episodi di violenza anche se i figli della donna non avrebbero mai visto di buon occhio questa relazione anche alla luce della grande differenza di età.
I carabinieri hanno interrogato il padre di Michele Noto, Gero, che lavora con contratti a progetto per il Comune. “Trovavo singolare che mio figlio si fosse innamorato di una donna più grande di lui di 20 anni – ha raccontato Gero Noto – anche perché qualche sua coetanea aveva manifestato interesse nei suoi confronti ma lui era legato a quella donna e non voleva saperne di altre. Ero perplesso nei confronti di quella relazione anche perché quella donna era più grande pure di mia moglie”.