Finanziaria, Asstra e Anav dicono no ai tagli: “A rischio la mobilità dei siciliani”

“I tagli metteranno in crisi la mobilità dei cittadini siciliani”. Questo il monito lanciato a seguito di una riunione congiunta dai vertici di Asstra Sicilia e Anav Sicilia, le associazioni che nell’Isola rappresentano il settore delle aziende urbane ed extraurbane, a capitale pubblico e privato, del Trasporto pubblico locale con autobus e tram.

Il riferimento è ai potenziali effetti dei tagli al settore operato sul disegno di legge regionale di stabilità recentemente approvato in Commissione bilancio dell’Ars, con le associazioni che sono pronte a chiedere anche di “sospendere” la partecipazione ai tavoli tecnici per esaminare la nuova rete dei servizi minimi di Tpl: “Senza gli adeguati stanziamenti si è impossibilitati dal pianificare alcunchè per il futuro”, dichiarano in una nota Claudio Iozzi, presidente di Asstra Sicilia, ed Antonio Graffagnini, presidente di Anav Sicilia.

“I tagli, se attuati, – si legge – metteranno in forte crisi la mobilità dei cittadini e la tenuta delle aziende, per cui le associazioni hanno deciso di chiedere una convocazione urgente alla Commissione bilancio dell’Ars, alla presenza degli assessori regionali all’Economia e alla Mobilità, onde verificare gli eventuali margini di recupero. In settimana contiamo anche di incontrare le segreterie regionali dei sindacati, per le conseguenti decisioni sull’occupazione che tale situazione costringerà, purtroppo ed inevitabilmente, le aziende a prendere”.

Antonio Natale e Massimo La Rocca (direttore di Anav Sicilia e segretario generale di Asstra Sicilia) sottolineano: “Auspichiamo che la politica si faccia carico di evitare gravi ripercussioni ad un settore importante per l’economia regionale, che ha già subito diversi tagli negli anni passati. E’ impensabile che il 30% delle risorse in meno possa essere risolto unicamente con le solite cause legali per inadempienza contrattuale della Regione, le aziende non potranno attendere i tempi della giustizia, ne risentiranno i servizi ai cittadini”, aggiungono.

Michele Cimino e Giacomo Bellavia, rispettivamente vice presidente e tesoriere di Asstra Sicilia invece affermano: “Siamo a conoscenza di iniziative presso il Parlamento ed il governo nazionale per dare la possibilità di distribuire il maggiore disavanzo del bilancio regionale, accertato recentemente dalla Corte dei Conti, in trent’anni così da liberare nuovi spazi per la spesa. Ci appelliamo, pertanto, alla deputazione siciliana in Parlamento ed al governo nazionale perché sia concessa tale opportunità che eviterebbe il ridimensionamento di un intero sistema, danneggiando enormemente la mobilità collettiva nelle città e nell’intera isola”.

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