Finanziaria, l’Ars approva la manovra: accordo raggiunto a Palazzo dei Normanni
Verso la mezzanotte arriva la fumata bianca all’Assemblea regionale siciliana riguardo la Finanziaria. Raggiunto l’accordo e approvata la legge di stabilità dopo i vari rinvii nei giorni scorsi, con 20 voti a favore e 10 contrari: determinante la presenza in Aula dei deputati dell’opposizione per garantire il numero legale.
A Palazzo dei Normanni sono stati approvati anche vari emendamenti e discussa la variazione di bilancio con 30 voti a favore e 19 contrari. In totale tutti i maxi emendamenti valgono 32 milioni di euro. La finanziaria invece vale 831 milioni, la legge di bilancio approvata vale 20 miliardi mentre il bilancio triennale vale 57 miliardi.
il vicepresidente della Regione Siciliana e assessore regionale all’Economia Gaetano Armao ritiene che sia stato fatto sull’approvazione del ddl di stabilità “un grande lavoro di squadra ma anche di leale confronto con il Parlamento. Ha prevalso la responsabilità. Una manovra rilevante, pur in condizioni difficili sia sul piano finanziario che politico, che vale per il 2022 circa 800 milioni di euro. Il bilancio triennale mobilita risorse per 57,4 miliardi di euro, per quest’anno quasi 20 miliardi di euro”.
Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars dice che il suo partito “ha votato contro una finanziaria inutile di un governo inutile. Ci siamo battuti per difendere i diritti dei più deboli, dei disabili, per difendere le attività ed i bilanci dei Comuni ed il futuro e lo sviluppo delle imprese e del lavoro. Il presidente Musumeci ha disertato i lavori d’Aula, se non per qualche ora. Un ulteriore atto di disprezzo nei confronti del Parlamento, ma forse è stato meglio così. Se fosse stato presente sarebbe stato anche peggio”, conclude.
Il capogruppo del M5S all’Ars, Nuccio Di Paola parla di “Brutto congedo di un governo pessimo. L’ultima finanziaria di questo disastroso governo è andata in porto solo grazie al lavoro delle opposizioni, che, dopo che le commissioni sono state esautorate, hanno parlamentarizzato i lavori, riuscendo ad incidere notevolmente e portando a casa buoni risultati per i siciliani. Le inefficienze del governo e di un Musumeci colpevolmente assente, comunque, non hanno permesso di dare tutte le risposte che aspettavano i cittadini. Una delle poche note liete è che questa finanziaria è l’ultima a cui mette mano Musumeci”.
Valentina Palmeri (Europa Verde) l’ha definita: “La Finanziaria che non c’è. La legge detta finanziaria dovrebbe essere il motore per lo sviluppo e per la risoluzione di gravi problemi. Tutto questo non c’era nel testo pervenuto in Aula, più un atto ammnistrativo che una norma di ampio respiro”.
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