Flash mob dei fotografi palermitani: “La politica ha dimenticato la nostra categoria”
I fotografi palermitani hanno dato vita oggi a un flash mob davanti alla centrale piazza Politeama. Una manifestazione spontanea e silenziosa, senza forme di assembramento, di una quindicina di professionisti, la maggior parte dei quali si occupa da anni di cerimonie ed eventi.
“La politica ha pensato a tutti, ma ha dimenticato la nostra categoria che da anni testimonia con le immagini i momenti più gioiosi dei siciliani – dice all’Ansa Carmelo Ferrara, tra i più anziani della categoria -. A causa dell’emergenza coronavirus, tante attività rischiano di fallire in tempi stretti e altre stanno chiudendo. Il ‘lockdown’ ha azzerato le risorse economiche di molti titolari di partita Iva, parecchi non riapriranno più i loro negozi. Un intero settore che lavora sui matrimoni è sul lastrico e penso a wedding planner, operatori video, fioristi, musicisti, negozi di bomboniere, noleggio auto, negozi di abiti da sposa, catering e strutture che lavorano quasi esclusivamente in questo settore. Se si continuano a rispettare le regole del distanziamento sociale e dovranno essere indossati guanti e mascherine, come si concilia ciò con l’idea del matrimonio, festa per eccellenza, o di altre cerimonie?”.
I fotografi chiedono finanziamenti a fondo perduto, sulla base della perdita di fatturato rispetto all’anno precedente, la sospensione per un anno di ogni tipo di tassazione, misure a sostegno degli affitti, condono delle ultime mensilità, sospensione delle bollette, prolungamento del bonus di 800 euro sino a dicembre 2020. “Aiutateci a non chiudere definitivamente le nostre attività – è l’appello di Giancarlo Cianciolo -. Non sarà la data del 18 maggio a cambiare la situazione dei fotografi matrimonialisti perché qualsiasi forma di assembramento e scambio fisico saranno azzerati con tutti gli eventi religiosi, e non, che prevedono la presenza di fotografi e operatori video per immortale il ricordo”.