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Forza Italia, irrompe Berlusconi. E la partita per le Europee la giocano… le donne

Da Catania “bussano” sempre più insistentemente, forse il termine più corretto sarebbe “sgomitano”, per un posto di riguardo nelle liste di Forza Italia alle prossime elezioni Europee di fine maggio. Ma la discesa in campo di Silvio Berlusconi ha decisamente modificato le prospettive. Il leader maximo sarà il capolista (come nelle altre circoscrizioni) ed è fuori di dubbio che per la sua storia e la sua personalità sarà lui il più votato degli azzurri nella circoscrizione Sicilia e Sardegna che rappresenta, per il partito azzurro, un importante serbatoio di voti, capace di “condizionare” la media nazionale.

Non ci può essere dubbio sul fatto che Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars e coordinatore regionale del Partito, si spenderà affinché Berlusconi faccia il pieno di voti e consolidi la sua immagine di “dominus” in nome della vecchia amicizia che non ha mai vacillato nemmeno nei periodi più bui. Impensabile che il leader siciliano possa “tirare la volata” a qualcuno.

E’ per questo, in fondo, che è tramontata, prima ancora di vedere la luce, la candidatura di Giulio Tantillo, consigliere comunale di Palermo, che sembrava avviato verso un’autorevole posizione in lista. E così il posto in lista potrebbe toccare a Giuseppe Milazzo, capogruppo all’Ars, uomo vicino a Miccichè e dunque in grado di interpretare bene il ruolo di “servizio”. Da Catania, come detto, “sgomitano” e sembra ormai pronta la candidatura di Basilio Catanoso, deputato nazionale di estrazione AN, vicino al sindaco di Catania Salvo Pogliese (anche lui di estrazione AN) che da mesi “duetta” con Miccichè cercando di scalfirne la leadership.

Considerato che un posto in lista sarà certamente del “sardo” Salvatore Cicu, eurodeputato uscente (nato a Palermo), c’è poco margine per sorprese dell’ultima ora. Anche perché è ancora da decidere l’eventuale inserimento in lista di un “centrista” che faccia riferimento ai popolari di Saverio Romano, in ossequio al “patto dei moderati” che Gianfranco Miccichè ha più volte caldeggiato negli ultimi tempi.

Difficile che possa essere inserito in lista Giovanni La Via, parlamentare europeo molto apprezzato per il suo lavoro ma con il “peccato originale” di essere stato eletto con il “Nuovo Centrodestra”, nel periodo della scissione voluta dall’ex ministro Alfano. Non dovrebbe prendere nemmeno quota la candidatura di Gaetano Armao, attuale assessore all’Economia e “pupillo” di Berlusconi che aveva accarezzato l’idea di candidarlo come presidente della Regione per il dopo Crocetta.

Ma la vera partita all’interno di Forza Italia si sposta sulle quote “rosa”. Saranno quattro le donne candidate in lista e probabilmente la vera partita si gioca lì, il “ticket” con Berlusconi potrebbe risultare vincente. Ecco perché i nomi da scegliere dovranno venire fuori da una ristretta rosa che risponda a un identikit piuttosto “severo”: grande esperienza politica, riconoscibilità sul territorio, intraprendenza, carisma, visibilità, magari – perchè no? – anche un’eccellente esperienza giuridica. E il gradimento di Berlusconi.

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