Francesco Cascio si presenta: “L’unità per noi ha un valore assoluto. Siamo ottimisti”

Oggi la presentazione all’Antico stabilimento di Mondello per la candidatura di Francesco Cascio per la corsa a sindaco di Palermo. Una conferenza che, secondo le parole del candidato, “serve a partire e allo stesso tempo a fare appelli agli amici del Centrodestra, spiegando che l’unità per noi è un valore assoluto”

Prima di iniziare, Cascio ha illustrato i due motivi che avevano portato al rinvio della conferenza. “Il primo è il rispetto della sentenza dalla quale sono stato naturalmente assolto, la seconda quella del tentativo di riunire la coalizione e far sì che la mia candidatura potesse mettere insieme tutto il centrodestra”.

“Non ci siamo riusciti al momento – spiega Cascio -, ma già quattro forze politiche mi sostengono. Siamo molto ottimisti, contiamo di poter riunire nei prossimi giorni il Centrodestra e siamo convinti di poter ampliare la coalizione”.

“Noi non lanciamo ultimatum e non credo lo abbia fatto neanche La Russa, che nonostante le apparenze è una persona piuttosto equilibrata”, questa la risposta del candidato forzista alle parole di Ignazio La Russa che aveva intimato a Lega e Forza Italia di non procedere con la presentazione di oggi.

Toni pacati ma decisi quelli di Cascio che comincia il discorso elogiando parte dell’operato dell’attuale primo cittadino ma collocandolo ormai nel passato. “L’operato di Orlando resterà nella storia di questa città. Ma c’è un tempo e un luogo per tutto e per tutti. Avrebbe dovuto fermarsi prima. È la sintesi dei miei ultimi sei anni di vita, tra emergenza migranti a Lampedusa ed emergenza Covid a Palermo”.

“Negli ultimi sei anni della mia vita – prosegue –  ho fatto un altro mestiere. Ho fatto il mio mestiere. E il mio slogan nasce da questo. Non mi sono occupato di cose banali, ma di questioni come emergenza migranti, di Covid, mettendomi in prima fila. Questioni delicate dal punto di vista sanitario che mi hanno fatto vedere la realtà in un’altra luce. Questi ideali mi hanno cambiato profondamente. Non sono quello “cacciato” dalla politica, ora sono un’altra persona”.

Tra i presenti, Saverio Romano,  ex ministro all’Agricoltura, il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché e il  deputato di Prima l’Italia Vincenzo Figuccia.

“La candidatura di Cascio è fortemente voluta dalla gente e offerta a tutto il Centrodestra – afferma Micciché -. Non ci siamo chiusi a nessuno. Non mi fermerò, voglio provare a tenere insieme tutta la coalizione. Non rinunceremo alla candidatura di Cascio, ma è assolutamente aperta. Noi vogliamo il Centrodestra unito per il bene della città. Capisco che la Meloni possa non accettare quel che gli dice Micciché, ma magari ascolterà quel che gli dice Berlusconi”.

“Non possiamo più aspettare Godot – ha dichiarato invece Figuccia -, la campagna elettorale è partita e il nostro candidato, il migliore possibile, é Francesco Cascio. I supposti ulteriori alleati si affrettino nelle decisioni perché Palermo va curata e salvata, e per questo obiettivo serve vincere al primo turno, uniti. La nostra città é alla deriva. È il momento della svolta e per questo siamo a fianco di Francesco Cascio per amministrare bene Palermo. Come Prima l’Italia ci impegniamo da oggi in una lunga e avvincente campagna elettorale”.

Saverio Romano ha espresso l’importanza di parlare di futuro. “Vogliamo una città normale, non normalizzata. Noi non abbiamo “aderito” a Francesco cascio sindaco di Palermo. Noi lo abbiamo “sollecitato”, perché sapevamo che serve un personalità come lui che leghi diversi mondi. Orlando non è riuscito a portare l’attenzione che merita, se non per temi culturali. Viene condannato per non aver accompagnato la nostra città. Si sono preoccupati dei salotti e non delle strade. Non si sta insieme soltanto per vincere, si sta insieme per governare”.