“Si deve procedere ad una trasformazione della struttura del Movimento, avvicinandoci alla tradizionale forma-partito. E’ una necessità. Evolviamoci verso un’organizzazione meno spontaneistica e più strutturata secondo criteri pluralistici. Abbandoniamo il modello dell’uomo solo al comando”. Lo scrive su Facebook Giorgio Trizzino del M5S in una sua analisi del voto alle Regionali, invitando a ritrovare “la spinta a misurarci sui temi concreti che stanno a cuore a tutti i cittadini, di qualsiasi parte politica: lavoro giovanile e sue tutele, istruzione, ambiente, salute, buona e celere amministrazione della giustizia. Partecipiamo tutti a questo processo riformativo che ci riporterà ai successi recenti. Io sono pronto a dare il buon esempio”.
“Siamo alla fine di un ciclo. Un ciclo che ha portato al nostro Paese benefici innegabili che tuttavia non sono stati sufficienti per generare la fiducia da parte dell’opinione pubblica. Un ciclo nel corso del quale, grazie anche al generoso impegno di Luigi Di Maio il Movimento ha saputo conquistare grandi consensi in virtù dei quali ha governato ottenendo grandi risultati coerenti con il programma elettorale. Molto altro resta da fare e dovrà essere fatto”.
E conclude: “Adesso si apre una nuova stagione nella quale si dovrà in primo luogo allineare l’attività interna al movimento con quella governativa, rendendole compatibili. Le politiche di governo e parlamentari dovranno essere proposte dalla base, che dovrà trovare rappresentanza negli organi interni, da ripensare alla luce di una profonda riforma statutaria. Gli stati generali di marzo saranno una buona occasione, ma per favore chiamiamoli in altro modo!”.
Giorgio Trizzino: “Il Movimento 5 Stelle diventi partito, basta con l’uomo solo al comando”
“Si deve procedere ad una trasformazione della struttura del Movimento, avvicinandoci alla tradizionale forma-partito. E’ una necessità. Evolviamoci verso un’organizzazione meno spontaneistica e più strutturata secondo criteri pluralistici. Abbandoniamo il modello dell’uomo solo al comando”. Lo scrive su Facebook Giorgio Trizzino del M5S in una sua analisi del voto alle Regionali, invitando a ritrovare “la spinta a misurarci sui temi concreti che stanno a cuore a tutti i cittadini, di qualsiasi parte politica: lavoro giovanile e sue tutele, istruzione, ambiente, salute, buona e celere amministrazione della giustizia. Partecipiamo tutti a questo processo riformativo che ci riporterà ai successi recenti. Io sono pronto a dare il buon esempio”.
“Siamo alla fine di un ciclo. Un ciclo che ha portato al nostro Paese benefici innegabili che tuttavia non sono stati sufficienti per generare la fiducia da parte dell’opinione pubblica. Un ciclo nel corso del quale, grazie anche al generoso impegno di Luigi Di Maio il Movimento ha saputo conquistare grandi consensi in virtù dei quali ha governato ottenendo grandi risultati coerenti con il programma elettorale. Molto altro resta da fare e dovrà essere fatto”.
E conclude: “Adesso si apre una nuova stagione nella quale si dovrà in primo luogo allineare l’attività interna al movimento con quella governativa, rendendole compatibili. Le politiche di governo e parlamentari dovranno essere proposte dalla base, che dovrà trovare rappresentanza negli organi interni, da ripensare alla luce di una profonda riforma statutaria. Gli stati generali di marzo saranno una buona occasione, ma per favore chiamiamoli in altro modo!”.
Orlando: “Sconfitta la pretesa salviniana dei pieni poteri. L’Emilia dice no ai populismi”
Calcio e formazione: firmato il protocollo d’intesa fra Regione, SSD Palermo e USR