Giunta senza donne, Musumeci chiede un “sacrificio” all’Udc: lascia Pierobon?
Musumeci cerca nuovi equilibri per la giunta regionale e ora chiede un “sacrificio” all’Udc. Questo il tema di fondo dell’incontro che il presidente della Regione ha avuto con i rappresentanti dello scudo crociato, ai quali è stato chiesto di proporre il prima possibile il nome di un profilo di donna che prenda il posto di uno dei loro due assessori (Turano alle Attività produttive e Pierobon all’Energia), dopo che l’ingresso di Scilla e Zambuto ha causato un “azzeramento” delle presenze femminili in giunta, questione su cui pende un ricorso al Tar presentato dal Pd.
A forte rischio è la posizione di Pierobon, che potrebbe rientrare quasi subito come super consulente visti i tanti dossier aperti – soprattutto sul fronte rifiuti e idrogeno – e oggi ha comunque incassato il sostegno e l’apprezzamento per il proprio operato da parte di Anci Sicilia. L’Udc non ha ancora ufficializzato la decisione, ma la stessa capogruppo all’Ars Eleonora Lo Curto ribadisce: “Pierobon ha compiuto un percorso enorme portando a termine il ddl rifiuti e ora la parola passa al Parlamento. E poi il piano rifiuti che dovrebbe passare il 25 dal Cga. Le due ‘missioni impossibili’ sono state portate a termine e questo il presidente lo riconosce. L’Udc sta valutando quello che il presidente ci chiede di fare, stiamo riflettendo su cosa e come comportarci su una richiesta così forte”.
Ma i possibili sviluppi legati a una “promozione” di Roberto Lagalla a sottosegretario all’Istruzione rendono il quadro ancora più incerto: l’attuale assessore alla formazione, nel caso accettasse, lascerebbe libero un altro posto in Giunta di Governo.
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