“Ha ucciso per difendere i familiari”: Partinico, condanna ridotta in appello da 22 a 3 anni
Francesco Autovino, 51 anni, di Partinico, è stato assolto in appello dall’accusa di omicidio volontario. Il giovane era stato condannato in primo grado a 22 anni di reclusione per l’omicidio di Antonio Salvia avvenuto nel giugno del 2016 a Partinico. Per la seconda sezione della Corte di Assise di Appello di Palermo, presieduta da Angelo Pellino, avrebbe agito solo in legittima difesa dei familiari.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Antonio Salvia, Gianluca Rizzo e ad altri soggetti si sono recati presso l’abitazione degli Autovino e armati di una spranga di ferro e una mazza da baseball, hanno iniziato a colpire il fratello dell’imputato e poi anche la madre e la sorella di quest’ultimo, uscite da casa in soccorso del figlio.
Autovino, nel tentativo di difendere i familiari dalla furia aggressiva dei due, sarebbe entrato in colluttazione con Antonio Salvia, colpendolo con un coltello. Il giovane perdeva la vita poche ore dopo.
I giudici della Corte d’Assise d’Appello hanno addebitato all’imputato solo l’eccesso colposo di difesa, condannandolo alla pena di anni tre e tre mesi di reclusione. Autovino, difeso dall’avvocato Baldassare Lauria, ha subito lasciato il carcere Pagliarelli di Palermo laddove era rinchiuso in custodia cautelare da quasi tre anni.