I pescatori liberati sono tornati a casa: i due pescherecci sono arrivati a Mazara
É il giorno del ritorno dei 18 pescatori liberati dalla prigionia in Libia. Le due navi dei marittimi (Antartide e Medinea) sono entrate nel Porto Nuovo di Mazara del Vallo intorno alle ore 10.00, annunciate dalla sirena di una motovedetta e accolte con gioia dalle sirene di altre imbarcazioni. Partite da Bengasi intorno all’una di notte di venerdì, le due imbarcazioni hanno navigato per poco meno di 60 ore.
I marinai si sono sottoposti a un doppio tampone per il Covid nei gazebo allestiti al porto: tutti e 18 sono risultati negativi ai tamponi rapidi. Contestualmente ai tamponi rapidi sono stati eseguiti anche quelli molecolari il cui risultato sarà noto non prima di sei ore. La banchina del porto è transennata, l’ingresso allo scalo marittimo sarà vietato anche ai marinai delle imbarcazioni ormeggiate. Nel molo è stata creata una zona per i giornalisti con alcuni gazebo.
Ad attenderli sulla banchina i familiari e le autorità: sulla prua della Medinea, approdata in banchina dietro all’Antartide, tre pescatori hanno salutato i familiari con ampi gesti delle braccia (ricambiati dai familiari a terra). Sempre sulla banchina del porto, come gesto simbolico, sono state liberate diciotto colombe; diciotto come il numero dei pescatori. Gli uccelli sono stati portati dentro una cesta con un nastro tricolore e alle 10.50 hanno spiccato il volo.
Qualcuno dei parenti dei marinai ha provveduto a portare vestiti per i loro cari: “La normalità comincia anche da queste cose”, dice una ragazza prima di inoltrarsi nell’area riservata ai familiari dei pescatori. “Torneremo a ridere e a scherzare. Li conosco, sono grandi uomini”, ha aggiunto Marco Marrone, armatore del Medinea: “Oggi è il nostro Natale, anticipato di qualche giorno. Mi auguro che questa storia sia da sprone per unire la marineria di Mazara, che nella sua storia ha subito almeno 50 sequestri; e serva al governo per risolvere la questione dei confini marittimi della Libia”.
“Sono finalmente giunti nel porto siciliano i nostri pescatori di Mazara del Vallo. È un momento di immensa gioia per tutta l’Italia. È l’ora di mettere da parte ogni polemica e unirsi alla felicità dei familiari che ora potranno riabbracciare i propri cari e trascorrere con loro, in serenità, le prossime festività. Di questo dobbiamo riconoscere il grande lavoro della Presidenza del Consiglio, del ministero degli Affari Esteri, dei Servizi di informazione per la sicurezza che hanno lavorato in silenzio e con grande professionalità per riportare a casa i nostri concittadini”. Lo scrive in una nota il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo dopo il rientro dei 18 pescatori.
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