I sindaci dei Comuni siciliani “spengono la luce”: protesta contro il rincaro dell’energia

I Comuni siciliani temono di non poter più assicurare i servizi essenziali ai cittadini. Per questo motivo i sindaci dell’Isola hanno deciso di “spegnere le luci” in segno di protesta contro l’aumento eccessivo dei costi.

Una protesta simbolica che si terrà il 10 febbraio alle ore 20.00. “Come abbiamo anticipato in una nota inviata, nei giorni scorsi, al presidente della Regione Nello Musumeci – afferma il presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando -, e agli assessori regionali delle Attività produttive e delle Autonomie locali, Girolamo Turano e Marco Zambuto, i rilevanti rincari dei costi dell’energia elettrica e del gas stanno rappresentando una reale minaccia non solo per gli equilibri, già precari, degli enti locali ma anche per quelli delle Società partecipate, con particolare riferimento a quelle che gestiscono il servizio idrico integrato”.

“Queste ultime, infatti, ove volessero operare un ‘ribaltamento’ dei costi sugli utenti, non potrebbero procedere con immediatezza dovendo intervenire su una tariffa sottoposta all’approvazione dell’ARERA. Una situazione che sta avendo, inoltre, una pesante ricaduta anche sulla sostenibilità dei servizi offerti ai cittadini, in particolare sugli impianti sportivi, sia privati che pubblici, molti dei quali hanno bilanci già duramente colpiti dalle lunghe chiusure per il Covid e che, a causa degli aumenti dei costi di gestione, rischiano la chiusura definitiva”.

“Per questi motivi -riteniamo importante avviare, prima possibile, un tavolo di confronto Stato-Regione-Enti Locali finalizzato a trovare soluzioni adeguate e condivise che garantiscano ai cittadini la continuità nei servizi essenziali”, conclude Orlando.

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