Il Csm inasprisce la condanna nei confronti del giudice Lorenzo Chiaramonte

Tre mesi di perdita di anzianità al giudice Lorenzo Chiaramonte, in precedenza condannato alla censura. E’ questa la decisione del Csm che ha di fatto aggravato la condanna a uno dei magistrati coinvolto nel caso che investì la Sezione delle misure di prevenzione del tribunale di Palermo quando era guidata da Silvana Saguto, poi radiata dall’ordine giudiziario.

La sentenza era stata annullata dalle Sezioni unite civili della Cassazione. Il rappresentante della procura generale della Cassazione, Mario Fresa, aveva chiesto per lui una sanzione più severa di quella poi inflitta dal tribunale delle toghe, la perdita di anzianità per sei mesi. La condanna riguarda uno solo dei cinque illeciti contestati a Chiaramonte (per gli altri è stato assolto), oggi giudice al tribunale di Marsala.

L’illecito disciplinare per il quale Chiaramonte é stato condannato riguarda “gravi, ingiustificati e reiterati ritardi nel compimento di atti del suo ufficio, tali da ledere il diritto delle parti a ottenere la definizione del procedimento in tempi ragionevoli”.

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