di maio a caltanissetta questi del centrodestra si fanno i cazzi loro

Il turpiloquio “elettorale” di Di Maio: “In Sicilia quelli del centrodestra fanno i c***i loro”

La campagna elettorale per le amministrative ha portato in Sicilia anche l’altro vicepremier, Luigi Di Maio. E i toni della campagna sono stati durissimi, al limite dell’offesa, decisamente inadeguati per il ruolo che Di Maio ricopre a livello istituzionale.

Parlando a Caltanissetta, dove domenica si vota, Di Maio ha usato un campionario di frasi che susciteranno polemica. “Questi del centrodestra vincono e se ne fottono, dopo aver vinto non fanno più nulla”. E poi. “Banditi politici hanno massacrato la Regione siciliana, mezza giunta è indagata”.

A proposito dei vitalizi: “Quando un governo regionale come questo arriva a non recepire la legge anticorruzione o a perdere 70 milioni per non tagliare i vitalizi allora penso si sia superato qualsiasi limite. Questi non sono di centrodestra, questi pensano solo ai cazzi loro, gente che ha venduto qualsiasi ideale per la poltrona in cui sono seduti. A Caltanissetta non facciamo lo stesso errore. C’è un unico regista dietro questo centrodestra in Sicilia. Ed è lui… Dice che se tagliamo i vitalizi poi non ha i soldi per vivere. Io voglio dire una cosa a Miccichè, se vai alle poste puoi domandare il reddito di cittadinanza. Ma non far perdere alla regione 70 milioni di euro”.

Sul reddito di cittadinanza. “Arriveranno tremila persone in più nei centri per l’impiego per cominciare a dare lavoro a chi cerca lavoro. Perché qui non c’è gente che non vuole lavorare, c’è gente che non sa dove cercarlo. Quota 100 l’abbiamo fatto per i giovani. Certo, siete una regione a statuto speciale ma credetemi, non so quante volte ho detto a questa giunta non badiamo ai colori facciamo qualcosa per i siciliani. Domenica mettiamogli un poco di paura democratica, eleggiamo un sindaco 5 stelle a Caltanissetta”.

Poi Di Maio affronta anche temi nazionali e manda le quotidiane bordate a quelli della Lega: “Anche da noi si sbaglia. Ma quando qualcuno di noi sbaglia, lo buttiamo fuori in 30 secondi. Io pretendo lo stesso dalle altre forze politiche soprattutto se stanno al governo. Se qualcuno viene coinvolto in inchieste, specialmente di mafia e corruzione, lo si manda in panchina. Poi eventualmente lo si richiama. Quando si litiga non è importante la lite in sè, ma il perchè si litiga. E il difendere le istituzioni dalle inchieste di mafia e corruzione è un buon motivo.

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