Immigrazione clandestina, a Licata il peschereccio intercettato dalla Gdf
È approdata nel porto di Licata il peschereccio intercettato dalla Guardia di Finanza al largo di Lampedusa che trasportava un gruppo di 81 migranti trasbordati su un barchino e poi sbarcati sull’isola delle Pelagie.
I 7 membri dell’equipaggio, sei di nazionalità egiziana ed un tunisino, sono stati fermati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La ‘nave madre’ è stata scortata in porto dalle motovedette del Reparto operativo aeronavale delle Fiamme Gialle; ad attenderla a terra i militari del nucleo Pef di Agrigento e del Gico di Palermo. L
‘indagine condotta dalla Procura di Agrigento, che ha portato al fermo di 9 persone accusate di traffico di uomini, nasce da una operazione del dispositivo interforze dell’Agenzia Europea Frontex, della Guardia di Finanza, delle Capitanerie di Porto e della missione EUNAVFORMED.
SCAFISTI FERMATI AD AGRIGENTO – La Polizia di Stato di Agrigento, inoltre, ha eseguito un provvedimento di fermo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a carico di due cittadini tunisini, che avevano trasportato in territorio italiano 43 migranti di origini sub-sahariane a bordo di un barchino in legno.
Le indagini sono state condotte dai poliziotti della Squadra Mobile ed hanno preso il via subito dopo lo sbarco avvenuto sull’isola di Lampedusa lo scorso 19 giugno.
Le indagini hanno consentito di ricostruire le dinamiche della traversata, accertando le responsabilità dei due fermati: uno conduceva l’imbarcazione, mentre l’altro, dotato di un dispositivo Gps, gli indicava la rotta da seguire. Dopo le procedure di rito, i due fermati sono stati condotti presso il carcere di Agrigento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.