Girgenti acque
Girgenti acque

Inchiesta sulla Girgenti Acque, otto fermi: tra gli 84 indagati anche Micciché e Scoma

Sono complessivamente otto le persone fermate e 84 quelle indagate nell’ambito dell’inchiesta culminata nell’operazione ‘Waterloo’ (condotta da carabinieri del Noe, Guardia di finanza e Dia) con riferimento a un’inchiesta della Procura di Agrigento sulla governance della Girgenti Acque, l’ente gestore del servizio idrico integrato della provincia. Al contrario di quanto inizialmente emerso e riportato, nel corso dell’operazione non è stato eseguito alcun sequestro di beni.

I reati ipotizzati sono (a vario titolo) di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale. Tra gli indagati vi sono anche imprenditori, politici e funzionari, con anche figure di spicco: indagati sono anche il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè (Forza Italia), il deputato nazionale Francesco Scoma (Italia Viva), l’ex presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi e l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede, dimessosi nel 2018.

Secondo gli inquirenti, le indagini avrebbero accertato (sostiene la Procura) “l’esistenza di una associazione a delinquere che operava in seno alla governance della società Girgenti Acque Spa” e al vertice del sodalizio (scrive sempre la Procura) ci sarebbe “l’imprenditore Marco Campione, già presidente del Cda di Girgenti Acque e amministratore di fatto delle società ‘Gruppo Campione'”.

Le principali accuse riguardano una presunta “azione di lobbying” e “la creazione di un vasto sistema di corruttele volto ad eludere i controlli degli enti preposti”. Per la procura di Agrigento, “l’omissione della dovuta attività di depurazione delle acque ha anche creato un danno ambientale da quantificare”.

Il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, spiega: “La sistematica e diffusa corruzione dei soggetti preposti ai doverosi controlli di gestione, alla correttezza e imparzialità di gestione, alla corretta concorrenza fra imprese, hanno permesso agli indagati, tutti appartenenti al disciolto Cda e ai vertici della società, di arricchirsi illegalmente, costituendo una vera e propria associazione per delinquere. Il reticolo di connivenze e compiacenze, create dagli 8 indagati, è andato oltre a quello che in un primo momento era stato definito come ‘assumificio’. Mi sento di parlare di una fitta rete di lobbying ai più alti livelli, una capacità di penetrare all’interno dei meccanismi di controllo impressionante”.

Oltre a Marco Campione (60 anni), i fermati sono: Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne; Calogero Patti, 53 anni, dipendente di Girgenti Acque; Angelo Piero Cutaia, 51anni, direttore amministrativo di Girgenti Acque; Gian Domenico Ponzo, 54 anni, direttore generale Girgenti Acque; Francesco Barrovecchio, 61 anni, responsabile tecnico Hydortecne; Calogero Sala, 61 anni, direttore tecnico e progettazione Girgenti Acque; Igino Della Volpe, 63 anni, membro del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque.

ONDATA DI CALDO IN SICILIA

PALERMO, TRAFFICO IN TILT TRA RIPRESE E INCIDENTI

TURISMO IN SICILIA, -70% DI CONSUMI STRANIERI NEL 2020

STOP MASCHERINE ALL’APERTO, IL CTS DICE SI’: DUE POSSIBILI DATE

Categorie
attualità
Facebook

CORRELATI