Inferno Sicilia, l’Isola brucia ancora: incendi a Caltabellotta, sull’Etna e sulle Madonie
La Sicilia è un inferno di fuoco e fiamme. Probabilmente mai tanto caldo, mai tanti incendi e mai tanti danni. E nella giornata di ieri anche la morte di un agricoltore di 30 anni, impegnato a spegnere un incendio nella piana di Catania.
Anche oggi, giovedì 12 agosto, le temperature sono altissime, in molte zone dell’entroterra si supera abbondantemente quota 40 gradi e anche la notte ha portato l’ennesimo drammatico bollettino di fuoco e fiamme.
CALTABELLOTTA: Nella zona di Caltabellotta, in provincia di Agrigento, si è sviluppato un incendio che ha interessato sterpaglie e zona adibite al pascolo, proprio all’ingresso del paese: l’incendio ha sfiorato anche alcune abitazioni costringendo gli abitanti a uscire in strada per evitare ulteriori pericoli. Notte di lavoro dunque per i Vigili del Fuoco e, secondo quanto riferisce il sindaco di Caltabellotta Cattano, la situazione adesso è più serena e non sarà necessario disporre l’evacuazione delle abitazioni. Le fiamme però ancora non sono del tutto domate e la preoccupazione resta.
MADONIE: Situazione invece ancora delicatissima nelle Madonie dove anche nell’ultima notte si è assistito a nuovi incendi. Roghi a Polizzi Generosa, Castellana Sicula e Geraci. Ci sono anche fiamme nella zona delle due Petralie con incendi non ancora spenti.
PETRALIA SOPRANA: Il sindaco Pietro Macaluso fa la conta dei danni: “Una decina di cittadini intossicati soccorsi dal 118, qualcuno è finito al pronto soccorso. Più di cento persone evacuate. Tre famiglie rimaste senza casa che hanno trovato alloggio in casa di parenti. Dieci aziende agricole danneggiate e cento animali morti. Siamo stati sotto attacco, non si capisce perché ma le Madonie sono state colpite in modo chiaro. Alle favole crediamo quando siamo piccoli. Bisognerà capire il motivo di questa aggressione e lavorare perché il prossimo anno non siamo di nuovo a fare la conta dei danni”.
POLIZZI GENEROSA: Il sindaco Gandolfo Librizzi: “Da una prima ricognizione ci sono state tre aziende artigiane che hanno avuto danneggiati i capannoni, aziende agricole pesantemente colpite dal fuoco non solo nelle colture, ma anche nelle strutture. Gli animali siamo riusciti a metterli in salvo. Grossi danni ai vigneti. Non posso dire che non ci sono stati gli aiuti. Quello che non capisco perché non si fa nulla per la prevenzione. Nessun sostegno ai Comuni, nessun aiuto agli agricoltori e allevatori. Non credo all’autocombustione. Credo che ci sia un disegno dietro questi roghi”.
PERGUSA: La situazione resta oltremodo preoccupante anche nella provincia di Enna dove ieri le fiamme hanno devastato la zona di Pergusa danneggiando gravemente due aziende agricole. Danni ingenti in contrada Pollicarini. Fiamme alte ai margini della riserva naturale e già in azione i canadair che supportano l’azione di Vigili del Fuoco e Forestale. Sono bruciati già diversi ettari di boschi.
SAN VITO LO CAPO: È operativo un presidio temporaneo diurno dei vigili del fuoco con due automezzi e 5 unità di personale nei locali del centro polifunzionale di Macari: effettua servizio diurno. Sarà attivo fino al 16 agosto per prevenire e contrastare l’emergenza incendi. Il potenziamento era stato richiesto dal sindaco Peraino.
LINGUAGLOSSA: Divorata dalle fiamme un’area boschiva nella frazione di Presa del comune in provincia di Catania, a ridosso del Parco dell’Etna. L’incendio – sviluppatosi nella notte – ha distrutto alcuni vigneti e casolari. L’incendio è stato domato solo nel pomeriggio.
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