Innovazione e coesione Sociale: parte la sfida di Draghi alla macchina pubblica

È arrivata la firma del Presidente Draghi in calce al ‘Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale’, definito con le parti sociali il 10 marzo 2021.

Il primo atto dell’azione di rilancio del Paese del nuovo esecutivo si propone di avviare la “modernizzazione del sistema Italia” e agire sulla coesione sociale, partendo proprio da uno dei sistemi più resistenti al cambiamento: la Pubblica Amministrazione.

Solo un Paese più moderno può infatti offrire servizi migliori e maggiori opportunità di sviluppo ai propri cittadini. Solo un Paese più coeso assicura che ogni persona possa sentirsi parte del processo innovativo e che ciascuno possa trarre beneficio dagli sforzi comuni. Questo il Draghi pensiero espresso nell’incipit del Patto.

Innovazione e coesione sono le parole fondanti il NextGenerationEU. In questa prospettiva, il Patto intende perseguire questi due obiettivi iniziando con il potenziare la Pubblica Amministrazione attraverso la semplificazione dei processi e rinnovando le competenze nel capitale umano.

Lo sviluppo e la capacità di fare “debito buono”, secondo il Patto, si gioca sulla capacità di flessibilità organizzativa delle Pubbliche Amministrazioni e sull’incremento della loro rapidità di azione. Ma anche sulla crescita delle competenze e l’adeguamento degli skill della macchina amministrativa, soprattutto in tema digitale. Formazione e riqualificazione assumeranno il rango di investimento strategico e non saranno più considerati come mera voce di costo.

Nel Patto viene  affermato  che ogni pubblico dipendente dovrà essere titolare di un diritto/dovere soggettivo alla formazione continua, al fine di essere realmente protagonista del cambiamento. Prevede inoltre che venga in tempi brevi definita una disciplina normativa ed economica che garantisca condizioni di lavoro trasparenti, e che favorisca la produttività e l’orientamento ai risultati. Un tema questo che dovrebbe essere materia ovvia, ma che viene sancito in un Patto con le organizzazioni sindacali. Interessante sarà vedere quindi nel concreto come questo sarà attuato. E in che modo le retribuzioni saranno legati ad obiettivi di effettiva creazione di sviluppo e generazione di risultato per cittadini ed imprese.

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