Irpef, Orlando: “A Draghi chiedo attenzione. La bocciatura non blocca il piano di riequilibrio”
A Palazzo delle Aquile si è tenuta una conferenza stampa, trasmessa anche online, a cui ha partecipato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che teme il dissesto e commenta la decisione di bocciare il raddoppio dell’Irpef, puntando il dito su alcuni consiglieri.
“In questo scenario di criticità complessiva delle grandi città e in particolare in Sicilia – afferma -, si registrano comportamenti irresponsabili. Di taluni consiglieri comunali che pregiudicano il futuro della città: sanno che non non governeranno Palermo e allora utilizzano la città e il consiglio comunale come un giocattolo. A partire dai seguaci di Renzi. Un’azione politica demolitoria”.
“Oggi le grandi città sono tutte in situazioni di criticità – prosegue -, ma mentre realtà come Torino, Roma e Napoli hanno ottenuto un finanziamento superiore al miliardo di euro per i prossimi vent’anni, Palermo ha ricevuto solo 178 milioni. Ho segnalato a Draghi questa disuguaglianza perché ritengo che Palermo e i suoi cittadini necessitino di un intervento mirato”
Orlando parla di conseguenze e di danno erariale. “Continuo a chiedere un intervento per Palermo. Ma ho chiesto al Governo Draghi maggiore attenzione, anche per i Comuni in questo 2022 dopo gli anni della Pandemia. Il Comune di Palermo ha una situazione debitoria totalmente sotto controllo. Ma ha difficoltà di riscossione a causa di una catastrofica gestione di Riscossione Sicilia. Ho presentato un esposto”.
Infine conclude affermando che “la bocciatura del raddoppio Irpef non blocca il piano di riequilibrio. programma del piano di riequilibrio va avanti e sarà valutato dalla commissione per la stabilità degli enti locali e dalla Corte dei conti. C’è una scadenza ed è quella del 31 maggio che è l’ultima data utile per l’approvazione delle aliquote fiscali nel Comune”.