Irvo, arrivano i soldi per gli stipendi arretrati. Raggiunto l’accordo con Veronafiere

Raggiunta l’intesa tra l’Istituto regionale del Vino e dell’Olio (Irvo) e Veronafiere Spa per una transazione che dovrebbe portare a soluzione una annosa controversia in relazione a un credito di quasi 3 milioni e mezzo che Veronafiere vantava nei confronti della Regione per la partecipazione ad alcune edizioni del Vinitaly tra il 2008 e il 2014.

L’accordo prevede che, nell’udienza dinanzi alla Sezione Esecuzioni del Tribunale di Sondrio, fissata per venerdì 15 febbraio si provveda preliminarmente all’assegnazione della somme, in atto soggette a pignoramento, in favore dei dipendenti dell’Ente, che dopo cinque mesi potranno così percepire le proprie retribuzioni. Nel corso della stessa udienza, si provvederà inoltre all’assegnazione di una somma non inferiore a 2 milioni di euro in favore di Veronafiere, a titolo di acconto sulla somma di € 2.600.000 pattuita tra le parti in sede di accordo transattivo.

Il raggiungimento dell’accordo è stato comunicato con una nota dell’assessorato secondo la quale “sono state poste le premesse per il riavvio dell’attività dell’Irvo, sostanzialmente paralizzata in conseguenza delle azioni esecutive avviate da Veronafiere, con particolare riferimento all’attività di certificazione dei vini e degli oli siciliani, attività per la verità mai sospesa nonostante le difficoltà derivanti dalla situazione venutasi a determinare grazie all’impegno dei dipendenti dell’Ente che hanno lavorato senza stipendi dal mese di ottobre”.

“In un anno di attività di Governo abbiamo rimesso in bonis l’Istituto regionale del Vino e dell’Olio – commenta l’assessore Bandiera – che vanta radici storiche, avendo un esperienza di quasi settant’anni nel settore. Si è posta la massima attenzione al tema delle certificazioni di qualità per ambiti trainanti dell’economia siciliana, facendo sì che dette attività permanessero in capo all’Irvo, in quanto ente sottoposto a vigilanza della Regione Siciliana. Stiamo già lavorando ad un progetto di riforma che razionalizzi ulteriormente il settore e metta ordine nell’ambito della ricerca e della certificazione”.

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