La guerra di Palermo contro i rifiuti. Orlando ordina: “Tolleranza zero con chi sporca”
La chiamano “ordinanza”, in realtà è una vera e propria dichiarazione di guerra. Guerra ai rifiuti. L’amministrazione di Palermo contro tutti, perlomeno contro tutti quelli che sporcano. E come in tutte le guerre c’è un vero e proprio “esercito” che viene mobilitato: vigili urbani in divisa e in borghese, documentazione video – foto per le prove, le aziende responsabili del settore mobilitate da cima a fondo.
Una guerra senza precedenti. Leoluca Orlando, stanco di vedere inquinati i suoi sogni di città europea da cumuli di immondizia dislocati ovunque, questa volta vuole fare sul serio. Invita gentilmente i cittadini “ad abbandonare comportamenti irregolari o illeciti” ma promette “l’impegno ad una repressione dura nei confronti di coloro che continuano a sporcare”. Non vuole dare alibi, nè ai “suoi” nè ai palermitani che notoriamente sono bravi a criticare e un po’ meno a rispettare le regole del vivere civile. Non sempre siamo stati indulgenti con l’amministrazione ma è pur vero che se tutti facessero la loro piccola parte quotidiana di cittadini modello questa città potrebbe avere anche risultati tangibili in qualità della vita, con i rifiuti come nella conservazione della naturale bellezza di una città bella come poche.
Diciamolo francamente, una bella sfida della quale saremo spettatori “vigili“: perchè è vero che l’amministrazione comunale ha colpe ataviche nel provocare disservizi dovuti a inefficienze e disorganizzazione ma è anche vero che una delle frasi più abusate è che “Palermo sarebbe fantastica se non ci fossero i palermitani”. E allora vediamo come andrà a finire questa guerra che in teoria dovrebbe durare 30 giorni ma che siamo sicuri verrà prorogata. Come sempre in situazioni analoghe la campagna si propone effetti pedagogici ma avrà il suo punto di forza nella capacità sanzionatoria dell’Amministrazione.
Ma c’è di più: Orlando, nel giorno della presentazione dell’ordinanza rifiuti a “tolleranza zero” mette in pubblica piazza il sospetto – forse qualcosa di più di un sospetto – dell’esistenza di una organizzazione dedita allo smaltimento illecito di rifiuti: motivo per il quale la parola d’ordine è quella di coinvolgere pure la magistratura in un’operazione che se riuscisse davvero potrebbe rappresentare una svolta epocale. L’ordinanza sindacale è stata presentata perfino al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
La Polizia Municipale metterà in campo 200 agenti, distribuiti sull’intero territorio cittadino, per il contrasto al fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti di ogni tipo. Gli agenti avranno il compito di vigilanza, controllo ed irrogazione di sanzioni. Per chi trasporterà in modo illecito i rifiuti scatterà il sequestro dei mezzi utilizzati. Sempre alla Polizia Municipale, in sinergia con il Suap, viene dato il compito di attivare un sistema di controllo sulla regolarità degli interventi di sgombero di locali e cantine, nonché delle attività di smaltimento dei prodotti usati da parte degli operatori commerciali rivenditori, in particolare, di elettrodomestici, materassi e pneumatici, con verifica della relativa documentazione.
Anche la RAP dovrà aumentare il personale dedicato alle attività di controllo mentre la Polizia Municipale dovrà attivare un numero telefonico per i cittadini che vorranno segnalare comportamenti incivili. Il tutto partendo da un dato inspiegabile: il palermitano è quello che produce on Italia la maggior quantità di rifiuti, circa 1,6 chilogrammi a persona all’anno.
“Per me è chiaro che in città esiste una organizzazione criminale per lo smaltimento illegale di ingombranti – ha detto il Sindaco – e per questo ho dato formale disposizione alla Polizia Municipale di segnalare alla magistratura tutti coloro che saranno sanzionati, anche quando non siano sanzionati per reati penali. E’ ovvio che la presenza ricorrente delle stesse persone dedite a commettere le stesse irregolarità sarà una prova del fatto che esiste una organizzazione, di cui poi dovrà occuparsi l’Autorità Giudiziaria. L’Amministrazione e l’Azienda, con il Piano #FacciamoUnPatto, stanno dando prova di grande impegno e serietà, ma esistono responsabilità e comportamenti illegali dei cittadini”.