La morte di Vanessa, il gip: “I domiciliari non avrebbero fermato l’assassino”
“Anche se il soggetto fosse stato ai domiciliari, i domiciliari non gliel’avrebbero impedito, perché non ci sono controlli”. Così il gip di Catania Nunzio Sarpietro si esprime sulla morte di Vanessa Zappalà ad Aci Trezza (uccisa dal suo ex fidanzato – poi suicidatosi) in una anticipazione dell’intervista che sarà trasmessa questa sera a Zona Bianca, su Rete 4.
Sarpietro respinge le critiche sulla revoca degli arresti domiciliari a Sciuto: “Il provvedimento era stato assunto nel rispetto di tutti i presupposti che sono previsti dal codice penale e di procedura penale”. Sarpietro invita poi le donne vittime di violenza a non farsi scoraggiare, invitandoli a denunciare “anche episodi minimi”. Ma dice anche: “Vanessa poteva essere salvata? La vittima si era riappacificata con il fidanzato e poi avevano litigato di nuovo. Ed è un leitmotiv che c’è in buona parte delle pratiche”.
Proprio oggi nel frattempo è stato disposto di non eseguire l’autopsia sul corpo di Vanessa al fine di riconsegnare la salma alla famiglia: il trasferimento avverrà giovedì mattina mentre i funerali saranno celebrati a Trecastagni venerdì alle 19 all’aperto, sul sagrato del Santuario dei Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino. Stamattina invece sono stati celebrati in forma privata i funerali di Sciuto, nella Chiesa Madre di San Giovanni La Punta.
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