La Sicilia commemora Pio La Torre. E “Palazzo dei Normanni” lancia un bel segnale
Nel cortile Maqueda di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, si è svolta la commemorazione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, nel 37° anniversario della loro morte avvenuta per mano mafiosa a pochi passi dalla sede del Partito Comunista di cui La Torre era segretario regionale.
È la prima volta nella sua storia che “il Parlamento più antico d’Europa” ricorda, con un evento pubblico e istituzionale, dei morti di mafia, con la partecipazione di studenti e rappresentanti della più alta istituzione dell’Isola e della società civile. Questa ‘prima volta’ dell’Ars porta al centro del dibattito la percezione dell’istituzione parlamentare siciliana, solitamente e non sempre giustamente, dipinta nella narrazione mainstream come luogo di interessi di parte e fucina di mala gestio.
Proprio per questo il Presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè, ha evidenziato oggi che “ciò che va contrastato è il malaffare”, dicendosi tuttavia fiducioso in un nuovo corso con al centro un’immagine positiva della Sicilia e del suo Parlamento: “In passato invece questo Palazzo, questa Assemblea, veniva visto come qualcosa di oscuro, da combattere. Era un errore. Oggi questa visione sta cambiando”.
Dal taglio più pragmatico le parole del vicepresidente della Regione Gaetano Armao che, proprio al fine di migliorare la percezione delle istituzioni da parte dei cittadini e dell’opinione pubblica, invita a pensare azioni di contrasto ai tentativi di condizionamento dell’attività degli enti pubblici: “Il rapporto tra pubblica amministrazione e mafia va reciso attraverso azioni che colpiscano gli interessi che tentano di condizionare l’operato delle amministrazioni”.