La Sicilia “conquista” nuove risorse. Armao: “Finanziaria, si sbloccano importanti capitoli”

Arrivano soldi freschi da Roma, frutto di un confronto tra i tecnici regionali e quelli del Ministero Economia e Finanze successivo all’approvazione dei documenti finanziari in Giunta ed alla conseguente presentazione all’Assemblea degli stessi. Si parla di circa 670 milioni di euro nel triennio.

Lo comunica l’assessore regionale al Bilancio, Gaetano Armao, secondo cui adesso sarà possibile “reintegrare la piena utilizzabilità di taluni strategici stanziamenti di bilancio senza provvedere ad alcun congelamento tecnico delle risorse, anche in correlazione a quanto emerso nell’ultimo dibattito parlamentare”.

Nello specifico l’assessore spiega che le integrazioni, che avranno l’effetto di determinare ingenti sblocchi di spesa, proposte con gli emendamenti presentati dal Governo a valere sulle entrate tributarie, vanno ripartite su due principali imposte, Iva e Ires.

Il 27 aprile il Ministero dell’Economia ha comunicato il valore del conguaglio a saldo per il 2020. Valore che, a fronte di una previsione negativa di circa 200 milioni di euro per il 2022, si riduce drasticamente fino a circa 30 milioni. Tale modifica consente una minore riduzione della previsione in bilancio sulle entrate dell’Iva relativa al 2022 che passa, conseguentemente, da 2 miliardi a 2,2 miliardi. “Ne discende pertanto – spiega Armao – che la nuova previsione sul 2022 determini un ribaltamento integrativo anche delle previsioni sul 2023 e 2024 di pari importo (200 milioni di euro).

È stata incrementata la previsione in entrata dell’Ires di 70 milioni di euro nella considerazione che l’andamento medio dell’ultimo triennio si è attestato a circa 490 milioni. “Pertanto – prosegue Armao – questo può giustificare l’aggiornamento di una prima previsione per il 2022 di 350 milioni (stima che risulta eccessivamente prudenziale) che è stata integrata fino a 420 milioni rendendo la previsione più strettamente correlata all’andamento del tributo del triennio precedente e non rinvenendosi più elementi conducenti per una contrazione della previsione.

Alla luce di ciò, il Governo ha presentato alcuni emendamenti di cui: uno relativo all’esercizio 2022 dell’importo complessivo di 220 milioni che determinerà lo sblocco integrale di spesa relativa al Fondo per la disabilità, e per quanto concerne i Teatri e di buona parte di quello relativo ai contributi di parte corrente in favore dei Comuni e dei liberi consorzi ed uno che consentirà di sbloccare, per gli esercizi 2023-24, quota parte della spesa per fondo della disabilità e ripristinare la triennalità in favore per i Teatri e per i Comuni e dei liberi consorzi, offrendo prospettive finanziarie prima non rinvenibili e che sostanzialmente segnano un significativo passo avanti.

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