La strage di via d’Amelio, 29 anni dopo: l’Italia ricorda Borsellino e gli agenti uccisi

Ore 16.59 del 19 luglio 1992. Dopo 29 anni la strage di via d’Amelio resta una ferita aperta e dolorosissima per Palermo, la Sicilia e l’Italia intera. Un attentato in cui persero la vita Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina). Un attentato per il quale ancora oggi si cercano tante risposte.

A distanza di 29 anni, Palermo non dimentica le vittime e anche oggi si svolgeranno le celebrazioni per ricordare l’impegno nella lotta alla mafia e l’impegno al servizio dello Stato. Alle ore 9 gli studenti hanno inaugurato la giornata sotto l’albero della Pace con letture e animazioni di “Coloriamo via D’Amelio” e con la presentazione della sesta edizione del Concorso nazionale “Quel fresco profumo di libertà”.

A seguire la visita del Questore, Leopoldo Laricchia, alle tombe del Giudice Paolo Borsellino e dei poliziotti della sua scorta alla presenza dei loro familiari e la messa in suffragio, celebrata in Cattedrale. Il cardinale Lorefice nella sua omelia ha sottolineato come il ricordo delle vittime deve essere un momento collettivo e non meramente celebrativo: “Facciamo memoria – ha affermato – e ci mettiamo in ascolto del dolore dei loro familiari, del dolore delle vittime di mafia e della nostra martoriata città, ancora bisognosa di riscatto”.

Alle 17 è prevista la deposizione di una corona di alloro da parte del Capo della Polizia Lamberto Giannini, presso la lapide che, all’interno dell’Ufficio Scorte della Questura di Palermo, ricorda il sacrificio dei Caduti della Polizia. Alle ore 18 invece sarà conferita la cittadinanza onoraria di Palermo a tutti gli uomini e donne in servizio presso la Polizia di Stato in una cerimonia che si svolgerà alla Caserma Lungaro, alla presenza del sindaco Orlando, del prefetto Laricchia e del capo della Polizia Lamberto Giannini.

In serata, infine  un concerto organizzato dalla Polizia di Stato e la cui realizzazione è stata possibile grazie alla disponibilità della Fondazione Teatro Massimo, presso il Teatro di Verdura a partire dalle ore 21:00.

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