Di Dio (Confcommercio): “Ristori subito”. L’appello degli imprenditori a Draghi
Non “poltrone” ma impegni concreti per il Sud e per la Sicilia. É quanto invocano gli imprenditori e le associazioni di categoria accogliendo la nascita del governo Draghi: un governo in cui manca sì un ministro siciliano ma al quale si chiede soprattutto fatti concreti e sostegno per superare la fase di grande crisi.
La presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, sottolinea al quotidiano “Repubblica Palermo” come il punto prioritario e urgente è “quello di ottenere ristori tempestivi e adeguati alle effettive perdite di fatturato e una proroga ampia della cassa integrazione Covid. In Sicilia prevediamo la chiusura di 80mila imprese: le condizioni socio-economiche, già prima della pandemia, erano molto distanti dalla media nazionale. Bisogna garantire anche qui una ripartenza in sicurezza”.
Alessandro Albanese, vice presidente vicario di Sicindustria, non sembra troppo “preoccupato” dall’assenza di ministri siciliani. Piuttosto, “preferisco un ministro che si occupi concretamente del Sud. Chiederemo al nuovo governo di impegnarsi in due direttrici: le infrastrutture e la sburocratizzazione. Se uomini e merci, grazie a porti, strade e ferrovie, si muovono velocemente, l’economia riparte”.
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