Lavoratori part-time al Comune, Fp Cgil: “Poche novità, la proposta è inaccettabile”
Una “due giorni” che si è conclusa in un nulla di fatto. La procedura di raffreddamento sulla vertenza dei lavoratori part-time del Comune di Palermo e per la stabilizzazione di 90 rimanenti ex Lsu è terminata con esito negativo.
La trattativa al tavolo della Prefettura era iniziata il 26. Lillo Sanfratello e Luigi D’Antona, rispettivamente segretario e coordinatore Fp Cgil Palermo, ringraziano il Prefetto “per avere cercato, fino all’ultimo minuto, di mediare per una soluzione positiva tra parti sociali e amministrazione comunale”.
“Rispetto alla prima proposta che l’amministrazione ci aveva presentato – proseguono -, l’unica novità è stata la data scadenza per il full-time a 36 ore prevista per il 2030 e anticipata al 2024. Ma purtroppo senza alcuna certezza di risorse. La proposta della Fp Cgil era quella del passaggio a full time immediato per tutti i lavoratori di ogni categoria, A, B, C e D, senza scaglionamenti di anni”.
Nella nuova proposta presentata ai sindacati, nel 2022 verrebbero incrementate a 36 solo le ore delle categorie C e D (e il personale che ad oggi è a 13 ore verrà portato a 21 ore, oltre alla stabilizzazione di 90 lsu). Mentre ai 1500 della categoria B sarebbero aumentate le ore dal primo gennaio del 2023 e alla categoria A dal primo gennaio 2024.
“L’unica certezza di risorse è per i lavoratori C e D che passerebbero a full time nel 2022, che hanno la copertura economica dei cessati servizi del 2022. Ma non per gli altri. Per questo questo abbiamo ritenuto inaccettabile la proposta. Confermiamo lo stato di agitazione“, concludono.