Letizia Battaglia, l’omaggio della città nella camera ardente al Comune / VIDEO
L’ultimo saluto a Letizia Battaglia. Oggi la camera ardente a Palazzo delle Aquile, dove si è tenuta alle 12.00 la cerimonia in onore della fotoreporter scomparsa a 87 anni a causa di una grave malattia. I suoi resti verranno cremati giorno 15 aprile a Cosenza, poi le figlie riporteranno le ceneri a Palermo per disperderle in mare, come voleva la madre. Niente funerali in chiesa: venerdì mattina, alle ore 10,30, un saluto laico prima che la salma venga trasferita.
Momenti di grande commozione dei presenti, con la figlia Shobba – anche lei fotografa – che scoppia in un pianto per la mamma che non c’è più. Ad accompagnarla sottobraccio il sindaco Leoluca Orlando. Ci sono anche Cinzia e Patrizia – le altre due figlie – e Marina, la sorella di Letizia.
Dei fiori sono stati posti sulla tomba dietro la quale spicca la foto di Letizia da giovane mentre imbraccia un pallone da calcio. Poi l’applauso scrosciante che ha invaso l’atrio ed il Palazzo.
“Per Letizia la politica non era un’altra cosa, era la vita”. Così il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Quante volte – aggiunge il primo cittadino – mi ha rimproverato spingendomi a fare di più e a fare meglio. Grazie Letizia”.
Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e Gruppo Abele, commenta così: “L’immagine parla. E quando è immagine autentica – colta da un occhio affamato di conoscenza e aperto allo stupore – lo fa in maniera inequivocabile, con un linguaggio diretto che traduce l’emozione in domanda e la domanda in azione. Per questo dobbiamo essere profondamente grati a Letizia Battaglia. Le sue fotografie non si sono limitate a ‘documentare’ fatti: hanno espresso il loro lato oscuro, urticante. A volte l’orrore – penso ovviamente alle foto dei delitti di mafia – altre volte le mute speranze di volti segnati dall’impegno e dal desiderio di vita. Senza Letizia e le sue fotografie che hanno impedito di volgere altrove lo sguardo, la storia di Palermo, della Sicilia, ma anche del nostro Paese sarebbero più povere e incomplete. Il modo migliore di ricordarla è allora procedere ancora più determinati in quel cammino che ci allontana per sempre dai fatti di morte e sempre più ci avvicina a quelli di vita. Nel segno di una persona generosa e mai conforme, che ha ‘allargato l’obiettivo’ all’impegno sociale e politico incontrando persone e realtà in ogni parte d’Italia, testimone di quell’inesausta sete di verità che rende la vita umana degna d’essere vissuta. Ciao Letizia”.