Licata, uccide quattro familiari e poi si suicida: due ragazzi tra le vittime

Tragedia a Licata, nell’Agrigentino. Un uomo, Angelo Tardino (47 anni), sembra per una lite familiare, ha ucciso il fratello, la cognata, i figli di 11 e 15 anni. Il fatto è avvenuto in contrada Safarello, nella periferia cittadina. Le vittime sono: Diego Tardino (44 anni), Alexandra Ballacchino (39), e i figli Alessia e Vincenzo.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe fatto fuoco contro fratello, cognata e i figli della coppia al culmine di una lite familiare per poi darsi repentinamente alla fuga. I Carabinieri della stazione di Licata, quindi, si sono subito messi alla ricerca dell’assassino, che è stato trovato agonizzante in una strada distante dal luogo della strage. I militari pensavano in un primo momento che fosse deceduto dopo essersi sparato un colpo di pistola ma successivamente hanno scoperto che l’uomo respirava ancora. Tardino, quindi, è stato intubato e trasferito all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta in condizioni gravissime. È morto qualche ora dopo.

I Carabinieri erano riusciti a rintracciare Tardino al telefono e avevano cercato di convincerlo a costituirsi. Quando ormai l’uomo sembrava incline ad arrendersi e raggiungere la caserma, i militari hanno sentito al telefono uno sparo. I vicini di casa hanno raccontato che le liti tra familiari erano frequenti. In quest’occasione, secondo le prime ricostruzioni, sembrano esserci motivi d’interesse legati alla suddivisione di alcuni terreni dove si coltivano carciofi. Le indagini sono coordinate dal Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio. Il sindaco di Licata, Pino Galanti, ha poi proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali delle vittime.

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