Lo Giudice passa all’Udc, Figuccia: “Tornato nella sua casa naturale”

Si è svolta stamane all’Ars la conferenza stampa per ufficializzare il passaggio di Danilo Lo Giudice dal gruppo misto al gruppo parlamentare dell’Udc. Presente tutta la deputazione e Cateno De Luca, sindaco di Messina.

“L’approdo dell’onorevole Danilo Lo Giudice all’Udc è il naturale punto di caduta di un percorso già avviato per le regionali del 2017 a sostegno di Musumeci, candidato alla Presidenza della Regione – a dirlo è Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars e leader del movimento Cambiamo la Sicilia che prosegue – A quella data, con l’amico è già collega Cateno De Luca, abbiamo contribuito ad una lista, presentata in Sicilia a livello regionale, della quale in provincia di Messina faceva parte anche Danilo Lo Giudice in una solida federazione UDC-Sicilia Vera che ha conseguito un ottimo 7% contribuendo alla vittoria dell’attuale coalizione di governo. Poco più tardi, l’elezione di Cateno De Luca a sindaco della città metropolitana, ha determinato il subentro del giovane e preparato collega che di fatto, oggi ritorna in quella che è la sua casa naturale. Questi mesi in realtà sono stati anche un’ occasione per rafforzare e comprovare ulteriormente questa militanza attraverso tante battaglie condotte insieme, non ultima quella sulle risorse da allocare per salvare le province della Regione Siciliana dal default”.

“In questi mesi – prosegue il parlamentare – abbiamo tra l’altro avuto occasione di cementare questa nostra alleanza attraverso delle comuni battaglie, non ultima quella tenutasi in occasione della campagna elettorale che ha visto Dafne Musolino, assessore del Comune di Messina, candidata alle europee, raggiungere un grande risultato con oltre con circa 50.000 voti. Avevamo chiaro come si trattasse di una sfida di Davide contro Golia dove venivano affrontati tutti gli apparati del vecchio centro-destra di area moderata composto da una parte, da Forza Italia con 13 parlamentari regionali e 9 deputati nazionali, dall’altra, l’alleanza che vedeva schierati due ex presidenti di regione, tre assessori regionali e diverse forze in campo attorno alla candidatura di Saverio Romano. Questa invece, era la candidata voluta da un asse Palermo-Messina da Cateno De Luca con Danilo Lo Giudice e Vincenzo Figuccia, certificata dalla volontà di un impegno del segretario regionale Decio Terrana, del segretario nazionale Lorenzo Cesa che ha voluto investire in un rinnovamento dei moderati in Sicilia che ha portato alla rivolta dei quarantenni e che trova espressione nell’affermazione di questo gruppo così come oggi lo vediamo ricomposto. È una rivolta interna alla classe dirigente presente nella politica siciliana, un modo nuovo di interpretare le iniziative politiche a sostegno del rilancio della Sicilia”.

“L’ Udc di Lorenzo Cesa – ha concluso Figuccia – nell’anno del Centenario dall’appello di Don Sturzo, rilancia a partire dalla Sicilia, un progetto che parte dal coinvolgimento delle autonomie e dei sindaci. I prossimi mesi, saranno determinanti per l’organizzazione, il coordinamento e il radicamento del nostro partito in Sicilia”.

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