Losacco è il nuovo commissario del Pd in Sicilia – Le reazioni –
Il nuovo commissario del Pd Sicilia è Alberto Losacco. Lo ha deciso il segretario nazionale del partito Nicola Zingaretti dopo l’annullamento dell’elezione di Davide Faraone.
Dicono i renziani siciliani #senzadinoi: “La Sicilia si prepara ad essere il primo laboratorio politico dell’alleanza tra Pd e 5 stelle, come aveva detto Davide Faraone immediatamente dopo la sua epurazione. Una scelta grave che non condividiamo e alla quale ci opporremo a partire dalla nostra raccolta firme #senzadinoi sul sito www.senzadinoi.it. Siamo arrivati in meno di 24 ore a quasi 4 mila firme, il nostro obiettivo è raccogliere 100 mila firme”.
“Il mio compito – dichiara Alberto Losacco, neo Commissario regionale del Pd Sicilia, è quello di definire tempi e modi per l’avvio dell’iter congressuale che porterà all’elezione del nuovo segretario e dei nuovi organismi provinciali”.
Nel sottolineare che svolgerà il compito assegnatogli “nel rispetto delle condizioni previste dallo Statuto”, Losacco ha spiegato che “la Sicilia non rappresenterà alcun laboratorio politico di alleanze nazionali. Le linee di indirizzo politico continueranno a essere espresse dalle democratiche e dai democratici della Sicilia. Il mio obiettivo è quello di coinvolgere tutte le sensibilità del partito in un percorso che, attraverso il congresso, individui il nuovo segretario siciliano”.
– LE REAZIONI –
Zingaretti spiega, in una nota, che Losacco “con le funzioni proprie di segretario provinciale avrà il compito di avviare, nei tempi e nei modi che riterrà congrui, l’iter congressuale che vedrà l’elezione del nuovo segretario e dei nuovi organismi provinciali”.
L’area di Matteo Orfini ha votato contro il commissariamento del partito in Sicilia. Gli orfiniani si sono astenuti invece sulla relazione del segretario alla direzione.
Per il deputato Pd Gianni Dal Moro, “Non si può fare appello all’unità nel partito, abborrire le correnti e poi commissariare il partito siciliano. Sappiamo che la commissione di garanzia sta sul merito, ma sappiamo altrettanto che la Commissione gioca di sponda con la segretaria nazionale per cercare di risolvere le questioni prima per via politica e poi procedurale e di merito. Annullare l’elezione di un segretario regionale dopo 8 mesi dalla sua elezione, rispondendo a dei ricorsi di 7 mesi fa con una decisione assunta a maggioranza 6 a 3 senza una condivisione politica, crea un precedente pericoloso -spiega Dal Moro-. Per queste ragioni siamo molto contrari al commissariamento e confidiamo che quanto da noi richiesto è accolto dal segretario di incontrare Davide Faraone per recuperare una situazione di criticità possa avvenire. Ci asteniamo sul nome in quanto il problema è politico e non sulla persona indicata”.
Antonio Ferrante del PD ha affermato: “Diamo il benvenuto e faccio i più sinceri auguri di buon lavoro ad Alberto Losacco, nuovo commissario del Pd Siciliano. Una scelta di garanzia per tutti. Confermo il sostegno e la massima collaborazione al nuovo commissario che, sono certo, svolgerà il proprio ruolo in modo rigoroso e oltre ogni scelta congressuale precedente”.
Per Antonio Rubino ex vicesegretario del Pd in Sicilia. “La nomina di Alberto Losacco per quanto ci riguarda è la nomina di un dirigente zingarettiano che avrà il compito di epurare i ‘non allineati’. Attenderemo l’esito della decisione in sede civile e chiederemo l’annullamento di qualunque atto ad iniziare dal tesseramento”.
“Io conosco solo un commissario, il commissario Montalbano. C’entra un Zingaretti ma non è il segretario del Pd”. E’ il sarcastico messaggio che il senatore Davide Faraone ha invitato in una chat condivisa tra ‘renziani’ del Pd, col quale commenta, la nomina, da parte del leader Nicola Zingaretti, di Alberto Losacco a commissario del partito in Sicilia.