Mafia a Messina, bar intestato a prestanome: quattro misure cautelari

Quattro misure cautelari sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Messina: gli indagati sono accusati di concorso in trasferimento fraudolento di beni e valori, nell’ambito di una indagine sulle attività delle bande criminali del quartiere popolare “Giostra” e sulla presunta intestazione di un bar a un prestanome.

Nello specifico sono scattate due custodie cautelari in carcere, una ai domiciliari e un obbligo di dimora. La polizia sta anche eseguendo anche il sequestro dell’esercizio commerciale, del complesso dei beni aziendali e dei conti correnti. I 4 indagati sono accusati anche di avere agevolato l’organizzazione mafiosa del rione Giostra (guidata da Gaetano Barbera e Nicola Galletta).

Secondo gli inquirenti, il bar in questione (intestato a Michael Cardullo) sarebbe stato controllato di fatto da personaggi del clan Giostra. In particolare i collaboratori di giustizia sostengono che l’attività commerciale di fatto sarebbe stata di Angelo Arrigo, Carmelo Prospero e Giuseppe Cardullo. Michael Cardullo, formale intestatario dell’esercizio commerciale, avrebbe dunque, fatto da prestanome per scongiurare che l’attività finisse sotto sequestro.

I fatti contestati risalgono a settembre scorso e l’indagine scaturisce da un attentato al bar: sulla saracinesca vennero trovati fori di colpi di arma da fuoco, sparati da tre persone con il volto coperto, arrivate in moto; diedero anche fuoco alla saracinesca con del liquido infiammabile.

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