Mafia a Palermo, stangata a boss e gregari del clan di Brancaccio anche in Appello
La quarta sezione della Corte d’Appello di Palermo, presieduta da Vittorio Anania, ha confermato la stangata al clan di Brancaccio nei confronti di 21 imputati coinvolti nell’operazione “Maredolce” di Polizia e Guardia di Finanza per mafia, estorsioni e droga e già condannati in primo grado il 14 febbraio 2020. Sono state cinque, invece, le riduzioni di pena.
Pene confermate per: Pietro Tagliavia 14 anni, Francesco Paolo Clemente 12, Giuseppe Ficarra 10, Giuseppe Lo Porto 8, Santo Carlo Di Giuseppe 12, Giovanni Vinci 10, Giovanni Mangano 8, Giuseppe Michelangelo Di Fatta 12, Massimo Altieri 2 anni e 8 mesi, Gaetano Lo Coco 2 anni e 8 mesi, Maurizio Puleo 4 anni, Stefano Tomaselli 3 anni 4 mesi, Francesco Paolo Mandalà e Rosalia Orlando 2 anni e 8 mesi a testa.
Riduzioni di pena per: Antonino Marino, da 10 anni a 7 anni, 11 mesi e 10 giorni; Roberto Mangano, che ha avuto 5 anni (contro i 6 del primo grado); Pietro D’Amico è stato condannato a 3 anni e 4 mesi (5 anni); Giuseppe Frangiamore da 2 anni e 8 mesi scende a un anno, 9 mesi e 10 giorni; Giovanni Pilo passa da 6 anni a 5 anni e 4 mesi. Discorso a parte per Giacomo Teresi, al quale il collegio presieduto da Vittorio Anania ha inflitto 18 anni in continuazione con una precedente condanna: ne aveva avuti 12 davanti al Gup, ma l’aumento è solo apparente.
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