Mafia, Barbera: “Conobbi Falcone nell’86. Lagalla? Dichiari di rifiutare certi appoggi”
“Il 23 maggio del 1992 dirigevo come direttrice il carcere di massima sicurezza di Termini Imerese. Avevo conosciuto Giovanni Falcone nel 1986, quando fui trasferita come vice-direttrice al carcere Ucciardone”.
Lo afferma la candidata a sindaco Rita Barbera che ricorda i tempi in cui si celebrava il maxi-processo e lancia un messaggio agli avversari politici. “Non millanto, come va di moda, amicizie e confidenza con Falcone ma, nei nostri brevi incontri istituzionali, capii di avere davanti un magistrato straordinario, profondo conoscitore del fenomeno mafioso e delle sue implicazioni sociali”.
“Avverto dentro di me forte il diritto/dovere di richiamare al rispetto della memoria di chi ha sacrificato la propria vita alla lotta alla criminalità organizzata. “Mai più mafia!”, questo è il principio sacro e inviolabile cui devono ispirarsi tutti i candidati a qualunque carica politica e in special modo in questa città. Non può, non deve e non c’è un’altra strada”.
“Occorre, senza fuorvianti giri di parole, prendere ufficialmente le dovute distanze. È doveroso senza se e senza ma rifiutare con sdegno ogni dichiarazione di appoggio o di endorsement proveniente da questi soggetti. Questo mi aspetto da Roberto Lagalla: una dichiarazione chiara e inequivocabile di rifiuto di appoggi di questo tipo”, conclude.
PALERMO, FUNZIONARI INPS VENDEVANO DATI RISERVATI PER IL RECUPERO CREDITI: 16 INDAGATI
LA DROGA DALLA SPAGNA ALLA SICILIA, SEQUESTRATI 47 KG TRA HASHISH E COCAINA: UN ARRESTO
LENTINI: “MIO L’ASSESSORATO ALL’URBANISTICA”. MA LAGALLA FRENA: “ANCORA NESSUNA DELEGA”