Mafia, chiesti 20 anni per l’ex collaboratore parlamentare Nicosia e il boss Dimino
La Procura di Palermo ha chiesto la condanna a venti anni di carcere per l’esponente dei Radicali Italiani, Antonello Nicosia, accusato di associazione mafiosa. La stessa pena è stata chiesta per il boss di Sciacca, Accursio Dimino, mentre per due favoreggiatori, Paolo e Luigi Ciaccio, è stata sollecitata la condanna a 2 anni e 4 mesi.
Nicosia, sfruttando i suoi rapporti con la deputata Giusy Occhionero, che gli aveva fatto un contratto da collaboratore parlamentare, entrava e usciva liberamente dalle carceri incontrando boss detenuti e portando all’esterno i loro messaggi. L’uomo venne fermato dalla Dda di Palermo a novembre del 2019 e con lui finì in manette Dimino, capomafia di Sciacca.
Occhionero è sotto processo separatamente con l’accusa di falso. Avrebbe fatto passare Nicosia, allora conosciuto solo telefonicamente, per suo assistente, consentendogli di entrare con lei nelle carceri senza autorizzazione. Grazie al rapporto con Occhionero, Nicosia ha incontrato boss detenuti al 41 bis come Filippo Guttadauro, cognato di Messina Denaro.
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