Mafia: è morto Pietro Ippolito, il boss di Campofelice. Aveva contratto il Covid

Pietro Ippolito, presunto estorsore al soldo della famiglia mafiosa dei Farinella, è morto sabato 13 febbraio all’ospedale Cimino di Termini Imerese, dove era stato ricoverato per Covid-19. L’uomo aveva 60 anni.

Ippolito era stato prima arrestato e poi scarcerato nell’ambito dell’operazione “Alastra” del 30 giugno dell’anno scorso. Originario di Resuttano, nel Nisseno, negli ultimi anni si era trasferito a Campofelice di Roccella, dove aveva iniziato l’attività di imprenditore caseario.

Negli ultimi periodi si era avvicinato ai Farinella di San Mauro Castelverde, mettendosi a disposizione per incassare i soldi del pizzo che la famiglia mafiosa aveva chiesto a un imprenditore edile di Castel di Lucio, nel Messinese.

Ippolito, però, dopo che la vittima aveva consegnato 20 mila euro, secondo gli investigatori, “aveva abusivamente trattenuto il denaro per sé senza farlo confluire nella cassa del sodalizio“. Un’azione che aveva mandato in fibrillazione l’intera cosca.

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