Mafia, il boss Gaetano Scotto ammette al Gip: “Percepivo il reddito di cittadinanza”
Gaetano Scotto, arrestato ieri con l’accusa di associazione mafiosa, percepisce il reddito di cittadinanza. Lo ha dichiarato lo stesso Gaetano Scotto durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip.
L’inchiesta che lo coinvolge, coordinata dalla dda di Palermo, ieri ha portato in cella otto mafiosi del clan dell’Arenella guidato secondo gli inquirenti proprio da Scotto. Il capomafia, coinvolto nell’indagine sulla strage di Via D’Amelio, era stato scarcerato nel 2016.
Intanto, nell’ambito della stessa indagine, emerge che sono alcune intercettazioni a inchiodare Giuseppe Costa, anche lui arrestato ieri con l’accusa di associazione mafiosa nell’ambito della operazione della Dia sul clan della borgata palermitana dell’Arenella. Costa è fratello di Rosaria, la vedova del poliziotto Vito Schifani ucciso nella strage di Capaci insieme al giudice Giovanni Falcone che durante i funerali invitò i mafiosi “a inginocchiarsi e chiedere perdono”.
Il 7 agosto del 2016, nel corso di una conversazione captata grazie a una microspia, Francesco Paolo Scotto (fratello di Gaetano) ha un “chiarimento” con Costa sulla consegna dei soldi frutto delle estorsioni ai commercianti del quartiere, oggetto di una querelle con il fratello Gaetano che in quel momento è detenuto. In un’altra intercettazione ambientale, all’interno del pub White club, il primo settembre del 2016, Gaetano Scotto, appena scarcerato, nel corso di una discussione con un suo nipote, parla delle persone alle quali è stata affidata, in sua assenza, la gestione della famiglia dell’Arenella. E oltre ai due fratelli fa riferimento proprio a Giuseppe Costa.