Mafia in Sicilia, la relazione della Dia: “A Palermo patto con i nigeriani. La droga…”

In Sicilia occidentale non ci sono grandi cambiamenti nel mondo della criminalità organizzata. Diverso il discorso nella parte orientale dove soprattutto a Catania i clan mafiosi sono in piena operatività. È quanto emerge dall’ultima Relazione semestrale presentata alle Camere dalla Dia.

“In questo ambito rappresentano un ‘quid novis’ i rapporti con le mafie nigeriane, soprattutto nella città di Palermo dove i sodalizi centrafricani sembrano aver acquisito un vantaggio competitivo nel settore degli stupefacenti. I ‘cults’ nigeriani sono in grado di governare l’offerta e la domanda, i flussi di sostanze stupefacenti e soprattutto i cospicui proventi derivanti da un mercato che si conferma tuttora fiorente nonostante la pandemia”, si legge.

La droga continua a rappresentare “la principale forma di arricchimento” e nemmeno “la pressione estorsiva sembra essersi attenuata: l’indole parassitaria di Cosa nostra continua a rappresentare un ‘fondamentale’ irrinunciabile della mafiosità anche in una contingenza economico-finanziaria fortemente condizionata dalla crisi conseguente alla diffusione della pandemia da Covid-19”.

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