Mafia, arrestati sindaco e vice di Moio Alcantara e un assessore di Malvagna

Sono sette le persone indagate dalla Guardia di Finanza di Messina a cui è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare. I soggetti sono indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso e per diversi episodi di reati contro la Pubblica Amministrazione.

Le indagini hanno riguardato l’infiltrazione mafiosa ed il condizionamento delle amministrazioni comunali dei Comuni di Moio Alcantara e Malvagna. Scoperta così una “cellula criminale autonoma che, avvalendosi della legittimazione mafiosa derivante dalla contiguità al famigerato clan dei Cintorino, la cui fama criminale, anche per la efferata violenza di numerosi omicidi commessi alla fine degli anni ’90, è riuscita ad imporsi all’interno del tessuto sociale delle due piccole realtà comunali”.

Uno dei principali indagati operava nonostante fosse detenuto e faceva in modo che i suoi sodali prendessero contatti con le ditte appaltatrici di lavori assegnati dai due enti locali di Moio e Malvagna, anche garantendo sostegno ai candidati elettorali in occasione del rinnovo dei rispettivi consigli comunali.

Tra i destinatari del provvedimento cautelare, emesso dal Gip di Messina su richiesta della Dda della Procura di Messina, ci sono il sindaco e la vice sindaca di Moio Alcantara e l’ex assessore ai Lavori pubblici di Malvagna. In manette il sindaco e il vice sindaco di Moio, Bruno Pennisi e Clelia Pennisi.

Luca Giuseppe Orlando, assessore ai lavori pubblici del Comune di Malvagna, offriva la stessa disponibilità nell’interesse della medesima struttura criminale e si adoperava per l’assegnazione di appalti di lavori a ditte vicine, anche mediante il compimento di reati di corruzione e altri reati contro la pubblica amministrazione.

La corruzione è risultata il collante dell’operatività generale del contesto oggetto d’indagine. Gli indagati accettavano consistenti somme di denaro o relative promesse; il medesimo Sindaco, inoltre, favoriva vendite di materiale edile da parte di una società in cui vantava cointeressenze, per compiere specifici atti contrari ai doveri d’ufficio, così turbando la procedura di gara relativa al recupero del tessuto urbano locale, a favore di un imprenditore di Santa Teresa Riva (ME), oggi posto ai domiciliari.

Analogamente, l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Malvagna (sino all’ottobre 2020), oggi in carcere, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, induceva il rappresentante di una ditta edile di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), aggiudicataria di lavori pubblici a Malvagna, a rifornirsi di materiale edile da una ditta di Randazzo (CT), il tutto con lo scopo di agevolare l’associazione mafiosa oggetto d’indagine.

Le indagini dei Finanzieri di Messina si sono serviti di registrazioni audio, appostamenti e del contributo fornito da un importante collaboratore di giustizia che, durante il suo arresto nella nota operazione “Isola Bella”, ha documentato interessi mafiosi nel settore turistico e spiegato le varie dinamiche.

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