Mafia, operazione “Dinastia” nel messinese: i 59 arrestati dai carabinieri / NOMI
Sono stati resi noti i nomi delle 59 persone arrestate stamani dai carabinieri nel corso dell’operazione ‘Dinastia’ con l’accusa di associazione mafiosa finalizzata al traffico di droga, estorsioni e detenzione illegale di armi. Una persona è attualmente ricercata.
Gli arrestati a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) e in altre città sono: Francesco Anania, 53 anni, Cristian Barresi, 32, Carmelo Benenati, 34, Daniele Bertolami, 33, Salvatore Bucolo, 31, Pietro Bonfiglio 49, Mariano Calabró, 34, Alessandro Calderone, 22, Dylan Seby Caliri, 22, Pietro Caliri 48, Carmelo Cannistrà, 26, Salvatore Chillari, 42, Antonio Chiofalo, 23, Carmelo Chiofalo 40, Giovanni Crifó, 34, Nunzio Di Salvo, 34, Francesco Doddo, 56, Claudio Febo, 39, Giovanni Fiore,30 anni, Marco Formica, 31,Carmelo Vito Fori, 53, Luciano Fugazzotto, 56, Vito Gallo, 39, Filippo Genovese 33, Mattia Giardina, 20, Tindaro Giardina, 33, Nunzio Grasso, 45, Vincenzo Gullotti, 27, Antonio Iacono, 25, Maurizio Iannello, 31, Francesco Iannello 35, Salvatore Laudani, 40, Samuele Marino, 29, Carmelo Mazzù, 31, Lorenzo Mazzù, 34, Simone Mirabito, 29, Massimiliano Munafó, 50, Edmond Ndoj, 41, Matias Piccolo, 26, Salvatore Piccolo, 53, Angelo Porcino, 63, Gjergj Preci, 33, Giuseppe Puliafito, 29, Sebastiano Puliafito, 54, Carmelo Quattrocchi, 44, Antonino Recupero 29, Vincemzo Rossano, 51, Giuseppe Scalia, 50, Francesco Scarpaci, 29 ,Carmelo Scordino, 57, Tindaro Scordino, 35, Andrea Sgroi, 24, Giovanni Sofia, 36, Sergio Spada, 39, Filippo Torre 53, Giuseppe Tore 25, Francesco Turiano, 35 e Andrea Villini 24.
“Come dimostrato da questa operazione la tradizione di Cosa nostra si tramanda di padre in figlio, vale per quella palermitana, ma anche per tutte le altre forme organizzative mafiose – spiega il procuratore Maurizio De Lucia -. Una volta che i boss sono in carcere gli spazi devono essere occupati: o c’è una guerra e qualcun altro prende il potere di chi è in carcere, o c’è una successione indolore come in questo caso. Dopo l’operazione di qualche settimana fa nel territorio dei Nebrodi oggi ci siamo soffermati su un’altra area della provincia con la disarticolazione della criminalità organizzata nel territorio”.
“Nell’operazione di oggi sono stati impiegati oltre 400 carabinieri, con uno spiegamento di forze non indifferente, si è evidenziato come l’organizzazione si approvvigionava di droga in Calabria e Messina grazie a numerosi collegamenti”. A dirlo è il comandante provinciale dei carabinieri di Messina, Colonnello Lorenzo Sabatino. “Le attività hanno evidenziato come negli ultimi anni – ha aggiunto l’ufficiale – la famiglia barcellonese ha deciso di investire nel narcotraffico per far fronte all’attività estortiva che era in calo. C’è quindi la creazione di una struttura utilizzata per il narcotraffico”.