Marano (M5S): “La Sicilia sia la prima regione a promuovere il Blockchain nell’agroalimentare”

Implementare la tecnologia Blockchain nel settore agroalimentare siciliano. É questa la proposta della deputata regionale del Movimento 5 Stelle Jose Marano, che rilancia la necessità per la Regione Siciliana di promuovere ed applicare la tecnologia su cui basa il mercato delle criptovalute e il loro utilizzo come moneta.

La deputata Marano in una nota afferma: “La Sicilia deve essere la prima regione italiana a promuovere ed applicare la tecnologia Blockchain al settore agroalimentare. Per questa ragione, oltre al disegno di legge già depositato in assemblea Regionale Siciliana, ho presentato un emendamento in legge di stabilità regionale che prevede lo sviluppo di una piattaforma informatica multifunzionale Blockchain attraverso la linea finanziaria dell’Agenda Digitale”.

“Sempre più spesso sfogliando i giornali – spiega Marano – si legge qualcosa riguardo alla tecnologia Blockchain. E’ un momento di grande fermento per il nostro paese in cui, dopo anni di inerzia, l’attuale governo ha deciso di investire concretamente sulle tecnologie emergenti, prima tra tutte la Blockchain e l’intelligenza artificiale. In Italia a mancare non sono state le conoscenze ma una strategia nazionale: fino ad oggi. Già da qualche settimana, sono iniziati gli incontri al MISE con task force di esperti che hanno il compito di sviluppare una strategia nazionale in materia di Blockchain. E’ un passaggio importante dopo già la stanziamento avvenuto nella Legge di Bilancio per il 2019 di 45 milioni di euro per la ricerca anche sulla Blockchain”.

La Marano sottolinea: “Si tratta di una chance importante per colmare il gap con altri paesi. Anzi, grazie al M5S, l’Italia ha la possibilità di diventare pioniera in ambito europeo sviluppando una legislazione organica sulla Blockchain. In questo senso, già ieri, sempre grazie al M5S, è stato fatto un passo importante sul fronte del riconoscimento della validità giuridica della Blockchain: è stato presentato un emendamento al Senato al decreto semplificazioni che inserisce per la prima volta nel nostro ordinamento le tecnologie basate su registri distribuiti come la Blockchain. La Sicilia ha l’opportunità di non restare a guardare ma essere un attore determinante in questa svolta tecnologica”.

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