Mario Ridulfo nuovo segretario della Cgil Palermo: “Città in crisi, servono risposte rapide”

Mario Ridulfo, 51 anni, è il nuovo segretario generale della Cgil Palermo, eletto dall’assemblea generale del sindacato: prende il posto di Enzo Campo, che ha guidato la Cgil palermitana per sei anni.

Ex segretario regionale della Fillea Cgil, Ridulfo, originario di Corleone è stato segretario provinciale della Sinistra giovanile: da lavoratore precario della Camera di Commercio, a metà degli anni Novanta, è stato tra gli organizzatori del Movimento del lavoro precario della Cgil. In seguito, ha avuto incarichi diversi tra pubblico impiego, sindacato delle costruzione per poi passare nella segreteria della Camera del Lavoro, dove per quattro anni ha seguito le vertenze del settore produttivo. Nel febbraio 2019 è stato eletto alla guida della federazione siciliana dei lavoratori delle costruzioni.

“La Camera del Lavoro deve continuare a essere centro di lotta alle disuguaglianze, all’ingiustizia, allo sfruttamento, alla povertà, alla mafia e di iniziative per la libertà, la giustizia sociale, l’uguaglianza, l’emancipazione, il lavoro. Un luogo di condivisione collettiva dei diritti”, ha detto Ridulfo aprendo il suo intervento.

Al centro della relazione, la grande crisi sociale ed economica della provincia di Palermo, aggravata dall’emergenza sanitaria. “Una condizione strutturale di arretramento, effetto anche di una regressione economica e industriale, che dura da anni – ha aggiunto Ridulfo – Entrambe le cose hanno bisogno di risposte rapide, di procedure semplificate, di risorse umane e materiali, per contenere non solo i rischi per la salute, ma anche i rischi di un’ulteriore perdita di occupazione in una provincia come quella di Palermo, dove i tassi di disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile, sono tra i più alti d’Italia”.

Nella relazione anche alcuni passaggi alla radiografia attuale del mercato del lavoro: nella sola industria manifatturiera e poi nei servizi si sono persi a Palermo e provincia, già prima del Covid-19, ben 31.430 occupati, di cui il grosso nell’industria delle costruzioni (14.035 lavoratori in meno) e nei servizi (17.383 in meno). A Palermo e provincia gli inattivi, più i disoccupati sono 489 mila, cioè su 1 milione e 200 mila abitanti il 40,8 per cento è fuori dal circuito produttivo.

L’impegno della Cgil Palermo, ha annunciato il nuovo segretario, sarà rivolto alla realizzazione di un programma per un “progetto industriale della città”, che metta al centro un modello di economia circolare, una ripresa fondata sul lavoro produttivo e di qualità, sostenibilità ambientale, interventi sulle infrastrutture primarie (ospedali, edilizia sanitaria, scolastica e universitaria, porti, aeroporti, strade, banda larga), sulle filiere produttive, per creare occupazione nuova e qualificata (salute, formazione e ricerca, cultura, industria manifatturiera, agricoltura). Un progetto, ancora, che preveda un piano di crescita digitale; un programma di crescita delle competenze umane della pubblica amministrazione, attraverso l’immissione per concorso di nuove competenze “a cominciare da quelle che per motivi generazionali chiamiamo nativi digitali, Millennials”.

Categorie
attualità
Facebook

CORRELATI