Messina, inchiesta sulle Regionali 2017: tra i 14 indagati c’è anche il sindaco De Luca
C’è anche il sindaco di Messina Cateno De Luca tra i tanti iscritti nel registro degli indagati dalla Procura peloritana in relazione a un’inchiesta sulle elezioni regionali. Una vicenda che riguarda la nomina di Carlo Roberto Cerreti (anche lui indagato) nel Cda dell’Amam, l’azienda idrica, in sostituzione del membro designato, l’architetto Loredana Bonasera: ai due viene contestato un abuso d’ufficio in concorso.
De Luca, difeso dall’avvocato Carlo Taormina, ha già annunciato di avere presentato una memoria difensiva e ritiene un errore l’indagine nei suoi confronti perché la nomina contestata sarebbe avvenuta prima del suo insediamento al vertice dell’amministrazione comunale.
L’inchiesta avviata due anni fa in relazione alle elezioni del 2017 riguarda altre 14 persone con ipotesi di reato che vanno, a vario titolo, dall’abuso d’ufficio al falso, alle minacce aggravate dal metodo mafioso.
Tra gli indagati ci sono anche l’ex parlamentare regionale Santo Catalano, l’attuale consigliere comunale di Milazzo Lorenzo Italiano, il sindaco di Fondachelli Fantina Marco Pettinato, il padre Francesco, già sindaco del centro montano, la candidata a sindaco alle ultime amministrative Maria Pamela Corrente, Armando Buccheri, Carmelo Fascetto, Francesco Salmeri, i messinesi Placido Smedile, Davide Lo Turco e Giuseppa Zangla, il pattese Enrico Talamo.
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