Messina, scoperta frode al fisco per 7,5 milioni: maxi-sequestro a un imprenditore
La Guardia di Finanza di Messina ha eseguito un provvedimento di sequestro emesso dalla Procura, che ha scoperto una maxi frode fiscale del valore di oltre 7,5 milioni di euro: colpiti conti correnti, rapporti bancari, quote societarie, beni immobili, tra cui quelli in dotazione ad un trust di diritto maltese. La holding fa capo all’imprenditore messinese Antonio Giordano
L’indagine ha svelato una truffa ideata e realizzata da Giordano (53 anni) tramite una società che opera nel settore delle pulizie di edifici, con il coinvolgimento di un complice e prestanome (Sebastiano Rodilosso) finalizzata a evadere le imposte sul reddito e sul valore aggiunto. I due soggetti e la società risultano indagati per omessa e infedele dichiarazione dei redditi, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, falso in bilancio, autoriciclaggio e per non aver predisposto modelli organizzativi e di gestione idonei a prevenire reati tributari.
La frode è andata avanti per quasi un decennio e ha visto coinvolte anche diverse altre società, tutte riconducibili al medesimo gruppo imprenditoriale, che operano nei più svariati settori commerciali (edile, delle pulizie, dei trasporti e della grande distribuzione), con lo scopo di ottenere degli illeciti guadagni derivanti dalla mancata dichiarazione e pagamento delle imposte. Il raggiro è stato realizzato attraverso un formale a Milano, di fatto invece domiciliata a Messina, e attraverso complessi artifici contabili volti a dissimulare la relativa realtà economica, finanziaria e patrimoniale.
Sono stati sequestrati i conti correnti e i rapporti bancari che fanno capo sia alle persone fisiche sia alla persona giuridica e la maggioranza delle quote della società proprietaria di un noto centro commerciale di Messina e decine di lussuosi immobili di una società di costruzioni.
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