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Miccichè e Mineo (FI): “L’Altra Italia di Berlusconi sarà la casa delle forze di centro”

Berlusconi spariglia le carte, prima dentro casa con questa lungaggine delle nuove regole, e poi assesta un gran bel cazzotto sotto il mento ai suoi, possiamo dire ex, alleati del centro destra e che senza il centro saranno solo destra-destra. Lo fa con un appello “all‘Altra Italia“, quella moderata (che sarebbe ancora maggioranza nel Paese); quella che della politica si è “schifiata” e non è più disponibile neanche a recarsi alle urne per dare il proprio voto; a tutti i raggruppamenti centristi che inorridiscono per la china che sta prendendo il Paese con la crescita a ZERO.

Quante volte lo hanno dato per finito? innumerevoli, eppure Silvio Berlusconi che può piacere o meno, ha sempre una carta da giocare per rimettere tutto in gioco. Con il Presidente e fondatore di Forza Italia nulla è dato per scontato e chi ha fatto i conti per metterlo fuori ci ha sempre rimesso il becco. Ne sanno qualcosa i tanti che hanno fatto strada con lui e poi volevano inghiottirlo: sono rimasti inghiottiti. L’ultimo esempio è il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che aveva fatto due conti (magari con la complicità di Salvini e Meloni) per “appropriarsi” di Forza Italia e renderla scendiletto dei due alleati di destra. Come? con le primarie aperte al mondo intero e non agli iscritti al partito, cosi magari con la complicità dei suoi “amici” avrebbe cannibalizzato il partito risultando il vincitore delle primarie consegnandolo ai due che gli avrebbero garantito appoggio per il secondo mandato in regione. Fantascienza? mah, chissà. Eppure se il cavaliere ha tirato dal cilindro la proposta/appello,  significa che qualcosa di orribile per Forza Italia ha subodorato.

Intanto all’appello hanno già risposto in tanti e in maniera positiva con grande apertura per una probabile prospettiva politica. Daltronde se il PD, fatto fuori Renzi, si è spostato più a sinistra e alla destra camminano a braccetto i partiti sovranisti Lega e Fdl, rimane un’area immensa al centro da occupare. Qualcuno dirà che c’è anche il movimento che fu di Grillo. Certo ma dovrà assestarsi e mettere una grande toppa all’emorragia che gli ha fatto perdere milioni di voti in pochi mesi, e i sondaggi li danno ogni volta con percentuali più basse anche e forse per i tanti flop che hanno registrato: dalla Tap alla Tav, dall’Ilva al Reddito di cittadinanza che ha scontentato in tanti per la differenza tra come era stato presentato in campagna elettorale e come si è, invece, sviluppato nella realtà. In ogni caso l’area di centro potrebbe essere una terra di conquista.

All’appello del cavaliere hanno già risposto in maniera entusiasta i vari Rotondi, Cesa, Lupi, Mastella e il parlamentare europeo Herbert Dorfmann, della Suedtiroler Volkspartei (Svp), e i siciliani Gianfranco Miccichè, commissario regionale di Forza Italia, Andrea Mineo, consigliere comunale e commissario cittadino di Forza Italia, che immagina un coinvolgimento dei giovani amministratori, e Saverio Romano, leader di Cantiere Popolare.

Per Gianfranco Miccichè: “È giusto guardare ai moderati e al centro per costruire una forza che sia vera espressione della maggioranza degli italiani. Una maggioranza delusa, – prosegue Miccichè – che non si reca alle urne, che non si riconosce nella fallimentare esperienza populista del M5S, rea di aver trascinato il Paese verso la stagnazione economica, e al contempo lontana dalle posizioni sovraniste, colpevoli di aver isolato il Paese nel contesto internazionale, deve trovare una nuova casa. Soltanto Silvio Berlusconi, selezionando una nuova classe dirigente nel Paese, può guidare questa nuova compagine, restituendo la parola a tutte quelle forze che si riconoscono nella tradizione moderata, europeista e liberale”.

Saverio Romano  esprime “la massima condivisione nei confronti dell’appello lanciato da Silvio Berlusconi per un’Altra Italia, capace di raccogliere le migliori energie, l’entusiasmo e la voglia di buona politica del Centro e quindi della migliore tradizione liberale e popolare. Rispondiamo convintamente sì a questo appello, per il bene del Paese e per il futuro degli italiani”.

Per Andrea Mineo: “L’appello lanciato dal Presidente Berlusconi apre la strada ad una nuova federazione dei moderati e liberali che rappresentano da sempre la maggioranza silenziosa e laboriosa di questo paese. Appare evidente la necessità di rilanciare il vero centrodestra, ed è per questo che sono certo  che l’appello del presidente Berlusconi sarà condiviso da tutti coloro i quali non soltanto sono  da sempre alternativi alle sinistre, ma che avvertono forte il disagio di una proposta politica, rappresentata dall’attuale governo giallo-verde, destinata ad implodere poiché affonda nel nulla le sue radici. Di fronte ad una politica inconcludente, che sa esprimersi solo col linguaggio del populismo, il nuovo corso di Forza Italia è l’occasione che si apre a tutte le forze moderate e liberali che si rifanno ai valori del popolarismo europeo e che hanno a cuore le sorti del nostro paese.  Asse portante di questo nuovo corso – conclude Mineo – non possono che essere i tanti amministratori locali che con il loro ottimo lavoro sui territori rappresentano la buona politica, quella che non si dedica alla propaganda ma solo alla soluzione dei problemi”.

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